L’INNO DELLA CHAMPIONS E’ SERVITO AD ACCANTONARE IMMEDIATAMENTE LE POLEMICHE PER LA SCONFITTA CONTRO LA SAMP, NASCONDENDO ANCHE TUTTE LE ILLAZIONI RELATIVE AI PESSIMI RAPPORTI TRA ALLENATORE E PRESIDENTE, CON RIFERIMENTI AL RINNOVO DI CONTRATTO CHE TARDA AD ARRIVARE E CHE FORSE NON AVVERRA’ MAI. PROBLEMI CHE PROBABILMENTE NON VERRANNO PIU’ AFFRONTATI, PENSANDO ESCLUSIVAMENTE AD ANDARE AVANTI NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE IN QUESTA STAGIONE INIZIATA MALE IN CAMPIONATO MA BENISSIMO IN COPPA DEI CAMPIONI. EVIDENTEMENTE QUELL’INNO CHAMPIONS DEVE AVER RIDATO VIGORE, VOGLIA ED EMOZIONE AD UN’INTERO AMBIENTE FRUSTRATO DA UNA PARTENZA IN CAMPIONATO NEGATIVA, CULMINATA NELLA DISASTROSA SCONFITTA DEL FERRARIS CONTRO UNA SQUADRA DI BASSA CARATURA COME LA SAMPDORIA. IL 3 A 1 CONTRO IL BORUSSIA E’ SOPRATTUTTO SERVITO AD ACCANTONARE TUTTO QUESTO ED A RIPRENDERE LA CORSA IN UNA STAGIONE DURA E DIFFICILE CHE VEDE LA LAZIO IMPEGNATA SU TRE FRONTI. PER QUESTO E PER ALTRI MOTIVI LA VITTORIA DELL’OLIMPICO IN CHAMPIONS CONTRO UNA DELLE SQUADRE PIU’ FORTI IN EUROPA PUO’ RICONSEGNARE ALLA LAZIO QUELLA CONSAPEVOLEZZA EVIDENZIATA LO SCORSO ANNO PRIMA DEL LOCKDOWN, QUANDO L’UNDICI BIANCOCELESTE FILAVA SENZA PAURA NEI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA CON LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE UNA GRANDE SQUADRA. IL 3 A 1 SUL BORUSSIA POTREBBE FAR TORNARE QUELLA LAZIO SCHIACCIASASSI ONORANDO COSI’ UN TORNEO PRESTIGIOSO CHE MANCAVA IN CASA BIANCOCELESTE DA 13 ANNI. L’INIZIO DUNQUE APPARE DECISAMENTE CONFORTANTE. SON BASTATI 5 MINUTI AD IMMOBILE PER TORNARE IN GOL TRA L’ALTRO CONTRO UNA SUA EX SQUADRA COME IL BORUSSIA CHE NELL’OCCASIONE PERMETTE A CORREA DI SMISTARE CON PRECISIONE VERSO CIRO, LESTO A METTERE LA PALLA IN RETE. IL PRIMO TEMPO PARTE COSI’ ED E’ LA STESSA MUSICA PER GRAN PARTE DEI PRIMI 45 MINUTI CON OCCASIONI A RIPETIZIONE FINO AL RADDOPPIO IN COMPARTECIPAZIONE TRA LUIS FELIPE ED IL PORTIERE TEDESCO. IL DUE A ZERO ANNICHILISCE I GIALLONERI CHE PROVANO A REAGIRE CON UNA STOCCATA DI MAUNIER DI POCO FUORI. IL BORUSSIA NON DIFENDE BENE E LA LAZIO NE APPROFITTA OGNI VOLTA CHE PUO’ CON IL SOLITO IMMOBILE. LO SPARTITO NON CAMBIA ALMENO FINO ALLA MEZZ’ORA CON QUELCHE INCURSIONE GIALLONERA NEI PRESSI DELL’AREA BIANCOCELESTE. DA SEGNALARE PRIMA DEL FISCHIO PARZIALE UNA GRANDE PARATA DI HITZ SU TIRO DALLA BANDIERINA DI LUIS ALBERTO E LA RISPOSTA DEL BORUSSIA AL 39ESIMO CON SCAMBIO PERICOLOSO IN AREA TRA GUERRERO E HAALAND CON PARATA DI STRAKOSHA. CHE SI RIPETE IN APERTURA DI SECONDO TEMPO DOPO UNA STOCCATA DI HAALAND CHE HA IL PREGIO DI METTERE IN ANSIA LA LAZIO ECCESSIVAMENTE IMPAURITA E PER QUESTO COSTRETTA AD ARRETRARE IL BARICENTRO DEL GIOCO ARROCCANDOSI RIPETUTAMENTE NELLE PROPRIA META’ CAMPO. LA LAZIO INCOMPRENSIBILMENTE PREFERISCE DIFENDERSI COMMETTENDO UN’ERRORE CHE POTREBBE COSTARGLI CARO SE STRAKOSHA NON FOSSE PRONTO A SFODERARE UN GRANDE INTERVENTO. MEGLIO ALLORA INIZIARE LA GIRANDOLA DEI CAMBI BUONA PER FAR RIPRENDERE FIATO A TUTTI, ANCHE AL BORUSSIA CHE AL 70ESIMO ACCORCIA LE DISTANZE CON HAALAND DOPO ASSIST DI REJNA. DUE A UNO E PREOCCUPAZIONE PER UN PROBABILE PAREGGIO. PAURA CHE PERO’ SVANISCE CINQUE MINUTI DOPO IL GOL DEL BORUSSIA PER OPERA DEL GIOVANE AKPA PRELEVATO DALLA SALERNITANA IN UNO DI QUEI NUMEROSI SCAMBI DI MERCATO CON LA LAZIO. IL 3 A 1 APPARE IMMEDIATAMENTE SALVIFICO FINO AL TERMINE AD ECCEZIONE DELLA GRANDE OCCASIONE CAPITATA AD HAALAND ED ANNULLATA DA UNA GRANDE PARATA DI STRAKOSHA CHE CONFERMA LA STRAORDINARIA BRAVURA TRA I PALI ED UN PO’ MENO, COME AL SOLITO, NELLE USCITE. TERMINA COSI’ UN GRANDE MATCH, ANZI IL GRANDE MATCH DI COPPACAMPIONI DELLA LAZIO DOPO 13 ANNI MARCHIATO A FUOCO DA IMMOBILE, UNO TRA I PIU’ FORTI SE NON IL PIU’ FORTE ATTACCANTE D’EUROPA.
MAURO CEDRONE
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