Massimo Ciccognani

VERONA Soddisfatto, del risultato, ma anche della prestazione, Eusebio Di Francesco nonostante quel calo dopo il 2-0 che ha rimesso in piedi il Chievo. “Siamo partiti beni, poi abbiamo avuto un po’ di calo per la pressione del Chievo. Nel secondo tempo siamo partiti bene e abbiamo chiuso la partita. Potevamo fare qualche gol in più, mi auguro che ce li siamo tenuti per la gara di martedì, importantissima di Champions”. Di Francesco plaude al gesto di Kolarov che ha fatto l’inchino ai tifosi nel settore ospiti. “Credo che abbia fatto un grande gesto. Ribadisco che questo ragazzo ha giocato facendo infiltrazioni. Dà sempre il massimo e ha risposto sul campo con queste prestazioni. Non ci sono discussioni né su di lui calciatore, né su di lui uomo”. Poi di nuovo sulla partita, in particolare su quelle ripartenze che hanno fatto male al Chievo. “Ribadisco per l’ennesima volta che durante una partita si possono lasciare anche 20′ a una avversaria. Bisogna difendere meglio in quel momento, soffrendo da squadra. In questo siamo un po’ mancati, vedi Bergamo. Abbiamo lavorato molto su questi concetti, quando c’è la possibilità di verticalizzare, dobbiamo fare subito quello. La fase difensiva degli attaccanti? E’ fondamentale per giocare in questo modo. Abbiamo fatto la scelta che quando eravamo in ritardo di essere compatti. Il rischio della profondità del Chievo sulla palla scoperta lo sapevamo e abbiamo puntato sul fuorigioco. El Shaarawy? Dev’essere l’arma in più. Nelle squadre importanti ci sono tanti attaccanti che arrivano in doppia cifra. Voglio che anche i miei ci arrivino. Siamo diventati la cooperativa del gol. Dzeko si meritava anche un gol in più. Schick? Aveva un fastidio al flessore, non credo sia una cosa importante. Questa situazione ha portato a un cambio frettoloso. Olsen e Manolas? Più facile Manolas che Olsen. In campo contro il Porto giocherà chi avrà almeno il 95% della condizione ottimale. Mirante? Sono molto contento della prestazione di Mirante. Non tanto delle parate, ma della freddezza. Sono sereno quando lui è in porta, ma il titolare è Olsen”.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT