Quando anche Fognini fa due ace nel game decisivo (sul 6/4 5-4 e servizio) vuol dire che è la giornata giusta per esultare: e infatti il doppio azzurro Bolelli e Fognini ha regolato gli americani Sock e Paul con un duplice 6/4, un doppio quello yankee inedito, scelto rapidamente dal capitano Fish dopo la figura barbina di Tiafoe in singolare (con il piagnucolante Ram, specialista ai vertici della classifica, lasciato inspiegabilmente a casa). Nella prima frazione gli azzurri non hanno mai concesso palle break, anzi ne hanno sprecate due nel primo gioco per poi affondare il colpo al nono game e chiudere al decimo. Complessivamente Bolelli e Fognini hanno avuto solo una palla-break avversa, nel secondo gioco, ma ne sono usciti col vento in poppa, via per la brillantezza di entrambi sotto rete, sia per gli errori degli avversari, spaesati e poco “coppia”, poco affiatati. Così sono stati loro due, altre volte sconfitti, a portare il punto decisivo alla squadra. Infatti la lunga giornata dell’incontro era iniziata nel migliore dei modi, con la vittoria del torinese Sonego sullo spaccone americano Tiafoe, sceso in campo un po’ tronfio (forse anche in virtù della facile vittoria di un mese fa a Parigi Bercy) e giustamente punito dalla verve agonistica del tennista italiano. Che è salito 4-2 nel primo set, annullato con un servizio a 207 chilometri orari la palla del contro-break e aggiudicata la frazione al nono game. E’ stato bravo Sonego a rimanere in scia dell’avversario nel secondo set quando all’undicesimo game ha annullato due infimi set point a Tiafoe. Una volta al tie-break, il torinese ha rimontato da 1-3 a 5-3 sciupando due match point sul 6 punti a 4, annullando il terzo set point all’americano per poi chiudere il match al sedicesimo punto dopo due ore di buon tennis (il suo). Invece la sorte è stata avversa per il toscano Musetti, che ha lottato spalla a spalla con il numero 9 del mondo, Fritz, nel primo set prima di cedere il tie-break per suoi errori di sufficienza, di troppa fiducia nei suoi mezzi (vedi il presuntuosetto pallonetto in contropiede, finito in corridoio, col quale ha ceduto la prima frazione), nonostante i due set-point a disposizione e giocati alla grande da Fritz. Infatti va detto che Fritz ha disputato un partitone, ha dimostrato di essere un vero top-ten, specie nei momenti di difficoltà come da esempio nel primo turno di battuta della seconda frazione quando lo yankee ha salvato tre palle break all’azzurro, valide per il 2-0, per cui i soli tre game racimolati da Musetti si spiegano perfettamente in un contesto di dominio del talentuoso Fritz. Ma poco importa, l’Italia passa alle semifinali di Coppa Davis e sabato se la vedrà con la vincente di Germania-Canada. L’Italia non parte mai favorita e questo fatto sta portando bene. Finché la barca va…

Andrea Curti