Draghi ha concluso ieri le consultazioni, ora lavora alla lista dei ministri da
presentare al Quirinale insieme al programma politico. Il M5S sta esprimendo i
propri voti sulla piattaforma Rousseau

Ieri martedì 10 febbraio, si è concluso il secondo giro di consultazioni tenute dal Premier
incaricato Mario Draghi che ha discusso con i vari partiti politici per trovare una linea
comune su cui lavorare. L’ex numero uno della BCE ha, per la maggior parte, ottenuto
consensi, gli unici che hanno detto che non voteranno la fiducia sono stati Fratelli d’Italia
con Giorgia Meloni che è sempre rimasta coerente alle sue idee. Il voto anticipato era
l’unica opzione da scegliere. PD, Iv, FI e Lega si sono detti pronti a cominciare un lavoro di
ricostruzione con Draghi. Il presidente incaricato sta quindi lavorando per costituire la
nuova squadra di ministri e il programma dei temi più importanti da trattare. Per Draghi
l’istruzione e la campagna vaccinale sono al primo posto. L’ex Presidente della Banca
Europea salirà poi al Quirinale dove verrà ricevuto da Mattarella per poi procedere al
giuramento e infine al voto di fiducia in parlamento.
Il Movimento 5 Stelle è invece al momento impegnato con il voto sulla piattaforma
Rousseau. I penta stellati devono decidere se dare o meno la fiducia al nuovo esecutivo.
Di Maio e Fico hanno votato sì perchè Draghi non ha accennato a mettere mano al reddito
di cittadinanza e al Mes. Di Battista si è schierato per il no in quanto non ci sta a governare
con i partiti di centrodestra. Conte ha invece dichiarato: “Se fossi iscritto sulla piattaforma
voterei sì a Draghi”. Nei giorni scorsi l’ex Presidente del Consiglio era stato additato come
possibile ostacolo al nuovo governo.

SARA ORLANDINI