Il secondo giorno di consultazioni che si è concluso ieri ha confermato le forze
politiche che daranno la fiducia all’esecutivo. FdI pensa all’astensione, M5S attende
chiarezza

Si è concluso ieri martedì 9 febbraio, il secondo giro delle consultazioni tenute da Mario
Draghi. Il Premier incaricato ha dialogato con i vari partiti che per la maggior parte si sono
trovati d’accordo con le linee politiche dell’ex BCE. I temi che più stanno a cuore a Draghi
sono la scuola, elemento fondamentale per la crescita e la campagna vaccinale.
Draghi ha suggerito di prorogare le lezioni fino al 30 giugno proposta che trova contraria la
maggior parte dei docenti italiani: su quasi 13 mila partecipanti al sondaggio, solo più di
1500 hanno accolto in modo positivo l’ipotesi. Ovviamente i professori verrebbero inseriti
nelle categorie prioritarie per ricevere quanto prima il vaccino e tornare così ad insegnare
in sicurezza.
Dai colloqui dei giorni scorsi è risultato che i partiti che daranno la fiducia al nuovo
esecutivo sono PD con Zingaretti che ritiene che Draghi sia il profilo giusto per risolvere i
tanti problemi del nostro Paese. Forza Italia e Lega confermano il loro appoggio alla nuova
maggioranza che vuole essere europeista. Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia ha sempre
dichiarato di non voler dare il voto di fiducia al Premier incaricato e di essere pronta a
schierarsi all’opposizione. Nelle ultime ore però si è aperta l’ipotesi “astensione”. La leader
con il suo partito vuole prima aspettare “il quadro completo”.
Quadro completo che a quanto pare vuole attendere anche il Movimento 5 Stelle, il partito
che più preoccupava Draghi, date le tensioni interne dei giorni scorsi. Il voto sulla
piattaforma Rousseau previsto per la giornata di oggi, è momentaneamente sospeso
come ha annunciato il capo gruppo Vito Crimi. Grillo definisce Draghi un “grillino” e crede
che prima di votare per decidere le volontà del partito di cui è fondatore, si debba
aspettare e capire meglio le idee dell’ex Presidente della Banca Centrale Europea.

SARA ORLANDINI