Da Bologna al Bologna, da uno dei momenti più difficili della stagione, alla conferma di un momento florido. Eusebio Di Francesco, ci crede ed è convinto nelle possibilità della sua Roma. Soprattutto dopo la grande prova c0ntro il Porto anche se i giallorossi hanno consumato molte energie. “Sicuramente abbiamo speso molto contro il Porto, ma come ho detto anche nel postgara la squadra ha lavorato molto di squadra e sono molto contento di questo. Deve essere un punto di partenza e non d’arrivo e ci dobbiamo portare dietro quanto fatto anche domani”. C’è il Bologna e nessuno ha dimenticato il 2-0 del Dall’Ara che ha fatto infuriare lo stesso Pallotta. “Devo dire che in quest’anno ci sono stati parecchi alti e bassi, adesso dobbiamo sbagliare il meno possibile. La gara di andata è un ricordo amaro, ci deve essere utile per non sbagliare di nuovo, ma domani sarà tutta un’altra gara. Avremo davanti anche un Bologna diverso, con un allenatore diverso e tanti giocatori nuovi”. Ora sembra davvero un’altra Roma, soprattutto più solida in difesa. “Secondo me il baricentro non è più basso, bisogna essere capaci di leggere la gara ed abbassarsi anche in base alla forza dell’avversario. La cosa importante è rimanere corti tra le linee, la squadra adesso si allunga meno ed è più attenta. Il sistema di gioco sicuramente può aiutare, come anche in passato avevamo detto che con il 4-2-3-1 stavamo meglio in campo, tutto è giusto quando si affrontano le cose con la mentalità giusta. Questa squadra al momento difende meglio sotto tutti i punti di vista. Si parte dalla testa e poi dal lavoro”.

Obiettivo il quarto posto, sicuramente non facile vista la concorrenza. “Per centrarlo servono i risultati. Il Milan ha preso un giocatore che come la tocca la mette dentro, è cresciuto molto. Hanno giocato una grande partita contro l’Atalanta, in un campo in cui è difficile per tutti contro una squadra che al livello fisico ti sovrasta. I rossoneri sono una di quelle squadre da battere per la volata per il terzo-quarto posto, ha preso anche Paquetà che è un ottimo giocatore e lo stesso Piatek”. Sulla formazione non sbilancia. “Zaniolo a destra? Devo tenerlo in considerazione, anche perché in avanti non ho molti uomini a disposizione. È in dubbio anche la presenza di El Shaarawy fino a domani, perché ha preso un colpo sull’anca in allenamento. Oggi abbiamo la rifinitura non so se sarà in gruppo. Mancando anche altri attaccanti, è probabile che Zaniolo giochi in quella posizione anche domani. Per quanto riguarda il momento di Zaniolo, faccio un appello generale: facciamolo vivere in maniera serena, senza dargli troppe responsabilità. Anche sulla maglia numero 10, al momento gli sta benissimo la 22. Dobbiamo dargli il tempo di crescere, sappiamo di avere a disposizione un ragazzo con una prospettiva importante, ma deve ancora dimostrare tante cose”. Discorso a parte per De Rossi. Con lui la Roma cambia, ma va centellinato “La sua gestione è quotidiana, ieri ha svolto lavoro a parte ma era programmato. Oggi si allena con la squadra quindi è disponibile, potrebbe anche partire dal primo minuto in coppia con Nzonzi, sto valutando anche in base alla condizione generale della squadra con tante partite che dovremmo affrontare”. Florenzi non sarà impegnato nel tridente d’accatto, questo è sicuro. “In questo momento no, domani uno tra lui e Santon gioca da terzino. Preferisco degli interpreti differenti in quel ruolo adesso. Kluivert e Nzonzi? Dipende tutto dalla condizione fisica. Io odio parlare di titolari e panchinari, faccio quello che valuto in base alle esigente della partita. Anche De Rossi tante volte è stato fuori e non era contento. A me fa piacere che i giocatori abbiano voglia di dimostrare. Per quanto riguarda Kluivert viene da un contesto diverso, ha bisogno di un periodo di adattamento come accaduto anche con giocatori importanti in questa piazza. I social non aiutano, i ragazzi dovrebbero imparare a non ascoltarli e ad ascoltare solo l’allenatore. Si sta allenando bene, con attenzione e questo è un aspetto positivo. Juan Jesus? Come terzino sinistro per me è più adattabile Marcano che Juan Jesus. Sicuramente con la difesa a tre sarebbe differente. Non ho ancora deciso niente dietro, c’è anche Marcano che sta facendo molto bene. Sono contento di come si stanno allenando tutti, poi devo scegliere undici giocatori. In difesa abbiamo molti giocatori affidabili e Juan Jesus è tra questi”.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT