di CRISTIANO SACCHI 

I Free sono la band di blues e rock definitiva. Se non ci fossero stati i Cream e i Led Zeppelin, forse, potevano davvero fare la storia. E invece dopo pochi album si sono sciolti come neve al sole. Il tutto nasce nel 1952 da Andy Fraser, che come i suoi compagni di avventura viene espulso dalla scuola prima dei 15 anni. La sua vita, non proprio ordinaria, lo porta a diventare il ragazzo di Sappho Korner, figlia di Alexis Korner, padre fondatore insieme a John Mayall del “Blues Boom” che dall’Inghilterra ha invaso il mondo intero. Per Alexis, il quindicenne diventa un figlio acquisito, ed è così che nel ’68 quando John McVie viene allontanato dai Bluesbreakers per problemi di alcol, Andy prende il suo posto, ed è così che fa il suo ingresso nel professionismo. Sei mesi dopo scaricato da Mayall che riorganizza la band in chiave jazz, Andy finisce nei neonati Free di Paul Kossof e Paul Rodgers. La band decolla in fretta: il 19 aprile 1968 suonano al Nag’s Head di Battersea, mentre il 22 aprile Kossof e Kirke sono in sala di incisione con Champion Jack Dupree e poco dopo Kossof suona la chitarra nell’album Bring It Back Home di Mike Vernon e in Fiends & Angels di Martha Velez. Il 16 maggio il gruppo firma con l’agenzia di Bryan Morrison per suonare regolarmente ogni sera e subito dopo vengono ingaggiati dall’Island per il loro primo album. Se il loro primo disco non sfonda, i Free dal vivo sono una vera forza, e dopo l’uscita del loro secondo album “Free”, la Island cerca di dare la scossa al gruppo, mandandoli in tour con i Blind Faith. A questo punto serve una hit per scalare le classifiche. All Right Now esce come singolo nel maggio del ’70 e subito diventa la hit del momento: il 45 giri vende più di un milione di copie, entrando al 36° posto in classifica per poi schizzare al 4°. Fire and Water, inizialmente programmato per uscire in luglio, viene remissato in fretta e lanciato già alla fine di giugno. Inizialmente nei negozi saranno presenti due versioni del disco, poi definitivamente rimpiazzata da quella riveduta e corretta. Tutte le traccie del disco sono potenti e in linea con il loro sound, l’album si apre con la title track Fire and Water, brano dall’intro lisergico, che rivela però subito dopo, una matrice hard rock con tratti hendrixiani, Oh I Wept, è il successivo, pezzo interessante che nel ritornello crea un mood reggae veramente accattivante. Remember è un brano solare che ricalca molto il mood di Oh I Wept, da segnalare è il solo di chitarra di Paul Kossof. A chiusura del lato troviamo Heavy Load, brano dalle atmosfere dark-blues: con il piano che suona in modo dissonante nel registro basso e la voce di Rodgers che si piega alla volontà del blues più puro. Il lato B si apre con Mr. Big, brano che si accosta molto al sound dei Led Zeppelin, insomma un apertura con il botto. Si prosegue con Don’t Say You Love Me, uno slow blues dal sapore soul che da pieno spazio alla voce di Rodgers, la struttura è grezza ma funzionale all’atmosfera. La loro hit All Right Now chiude il disco, e qui gli AC DC ringraziano sentitamente per aver illuminato loro la via per il loro esordio che avverrà nel ’74. Pulizia sonora, grinta, tecnica sopraffina, ottime produzioni e talento, sono state il segreto di questa band che ha tentato una vera contaminazione del rock con altri generi musicali.