ROMA – E’ una Lazio ampiamente rimaneggiata e col medesimo atteggiamento tattico (3-5-2) quella scesa in campo nella prima gara di Europa League. Nonostante sul terreno di gioco ci fossero solo tre titolari (Acerbi, Milinkovic e Luis Alberto) Inzaghi ha preferito come sempre il 3-5-2, di fronte ad una squadra schierata con un 4-2-3-1 che nei primi minuti ha dato l’impressione di infastidire i biancocelesti fino al 13esimo minuto quando Luis Alberto ha firmato la prima rete dopo un’incursione della Lazio con molti effettivi a ridosso dell’area di rigore cioriota. Luis Alberto ha dato subito l’impressione di essere in serata di grazia (si spera che la pubalgia sia un brutto ricordo) coadiuvato da Milinkovic e da Murgia padroni del centrocampo. Centrocampo gestito tranquillamente da Badelj, pronto ad innescare un troppo isolato Caicedo. Inzaghi chiede più velocità ma il gioco ristagna a centrocampo mentre sono pochi gli inserimenti della Lazio degni di miglior fortuna. Ci prova anche l’Apollon al 31esimo ma senza impensierire più di tanto la retroguardia comandata da Acerbi e da Proto che si limita all’ordinaria amministrazione. Ordinaria amministrazione della squadra che termina al fischio finale dei primi 45 minuti. Il secondo tempo inizia senza cambi da parte dei due allenatori mentre a ridosso della linea del fallo laterale iniziano a scaldarsi Immobile, Leiva e Cataldi. E sono proprio i primi due a sostituire Badelj (ammonito) e Luis Alberto risparmiato in vista del match di domenica contro il Genoa. Giusto il tempo di assaggiare il campo che al 66esimo passa un brivido sulla schiena dei biancocelesti dopo un colpo di testa di Papoulis che sfiora il palo alla destra di Proto. Cinque minuti dopo ci riprova ancora Papoulis che stavolta sfiora il palo alla sinistra di Proto. Serve più dinamismo e forza ai biancocelesti così Inzaghi tenta la carta Lulic al posto di Milinkovic poco ispirato. Anche Avgousti tecnico cipriota manda in campo il numero 11 Emilio Zelaya attaccante esterno. Lulic ed Immobile danno più brio alla manovra ma è l’Apollon ad andare vicino al gol per ben 3 volte. All’82esimo l’episodio che potrebbe chiudere l’incontro, infatti da un’incursione della Lazio in area avversaria viene “steso” Caicedo che guadagna cosi un netto calcio di rigore (decisivo con un colpo di tacco anche nel primo gol di Luis Alberto) realizzato da Immobile. Due a zero e cori per Ciro implacabile dagli undici metri. Partita chiusa? Niente affatto perchè da un calcio d’angolo per i ciprioti spunta Zelaya che dopo una serie di rimpalli spinge la palla in porta. Due a uno ed è il 42esimo del secondo tempo. Ancora pochi minuti di sofferenza per la Lazio poi il fischio finale chiude una gara che sembrava facilissima ma che invece ha procurato soprattutto nel finale non poche palpitazioni sugli spalti. Alla fine è la Lazio a guadagnare i tre punti nella prima uscita europea condita però da qualche batticuore di troppo per i tifosi che ne avrebbero fatto volentieri a meno.
MAURO CEDRONE
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