ROMA – Vince l’Eintracht 2 a 1 ma il risultato passa in secondo piano davanti ai comportamenti della tifoseria ospite. Il vergognoso spettacolo non è certo in campo ma sugli spalti della curva sud dominio dei tifosi tedeschi esaltati, agitati, eccessivamente turbolenti e vogliosi di invadere il campo. . Uno spettacolo indegno sul quale dovrebbe indagare l’Uefa per le squalifiche di rito. Del resto c’era da aspettarselo dopo tutto quello che molti tifosi dell’Eintracht sono stati capaci di fare in giro per Roma. Diecimila tifosi tedeschi, molti dei quali esagitati  già dalle prime ore della mattina sparsi al centro di Roma e strade limitrofe. Diecimila supporters dell’Eintracht in curva sud contrapposti ai 3 mila tifosi della lazio in un’Olimpico evidentemente troppo grande per alcune inutili ma doverose occasioni della stagione calcistica. Sul campo pochi titolari e molte seconde linee in entrambe le squadre. La nota interessante che salta subito agli occhi è il duo d’attacco biancoceleste con Luis Alberto e Correa ad insidiare la retroguardia tedesca non particolarmente veloce. Pronti via ed il gioco assume subito un ritmo compassato probabilmente dovuto al terreno un pò allentato per la pioggia caduta copiosa durante l’intero pomeriggio romano. Per l’occasione anche l’Eintracht lascia in panchina qualche “pezzo” pesante e si vede. Le azioni sono sporadiche sia per la Lazio che per l’Eintracht di Francoforte, il gioco è spesso a centrocampo e le due squadre non mettono  in pericolo i rispettivi portieri se non in una sola occasione dei tedeschi a causa di un’errore di Cataldi  a pochi metri dall’area di rigore. Con il passare del tempo il ritmo però cresce ma la percentuale di possesso palla resta a favore dei tedeschi. Al 26esimo arriva la prima vera occasione pericolosa della Lazio che mette in apprensione la lenta retroguardia teutonica. Al 29esimo c’è il bel gesto di Correa. L’undici lanciato a rete si ferma perchè Hasabe nel contrasto sente tirare il muscolo della coscia (contrattura o stirmento). Correa aveva campo libero ma ha preferito fermarsi per rispetto dell’avversario infortunato. Hasebe esce ed abbraccia Correa per il bel gesto che evidentemente non viene nemmeno colto dagli esagitati tifosi tedeschi. Riprende il gioco ed al 33esimo ci prova Durmisi da fuori area senza fortuna. Termina così il primo tempo con lo sguardo rivolto alla curva tedesca sempre protagonista con fumogeni e petardi. La seconda parte di gara inizia con lo stesso spartito del primo tempo: bombe carta, petardi e fumogeni: una vera vergogna europea. Riprende il gioco in un clima poco piacevole anche per i giocatori in campo. Passano 5 minuti e va in gol la Lazio con il solito Correa dopo un passaggio millimetrico e filtrante di Luis Alberto. Gli animi dei tedeschi evidentemente  si scaldano ancor di più. Ci sono infatti ripetuti tentativi di invasione di campo con molti tifosi a cavallo sulle grate che delimitano la curva sud dalla pista di tartan. Tartan tra l’altro affollato da agenti di polizia e stewarts dello stadio pronti ad intervenire immediatamente nel caso di invasione. Sul terreno verde  comunque si continua a giocare ed al 65esimo arriva inevitabile il pareggio di Gacinovic con un tiro magistrale all’incrocio dei pali. La Lazio sembra un pò impaurita: la serata non è’ certo delle migliori per una partita di calcio e la Lazio presta con una certa frequenza il fianco all’avversario che ne approfitta soprattutto al 70esimo con Haller in netto fuorigioco ma pronto a mettere il pallone alle spalle di Proto. È’ 2 a 1 ma il risultato non tranquillizza i tifosi tedeschi. La partita praticamente termina li. L’Eintrakcht ribalta il risultato senza meritarlo ma lo scandalo non è certo in campo ma in quella parte d’Olimpico che ha sconvolto tifosi e sportivi scossi dall’indegno spettacolo andato in onda in curva sud occupata dai supporters tedeschi.

MAURO CEDRONE