AL PRONTI VIA C’E’ SUBITO UN CONTATTO GALEOTTO DI VAVRO SU TAIT CHE FA GRIDARE AL RIGORE. L’ARBITRO FA PROSEGUIRE MA I DUBBI RESTANO. L’ALTRO EPISODIO, STAVOLTA CLAMOROSO E’ QUELLO RELATIVO ALLA PALLA CHE TOCCA NETTAMENTE IL BRACCIO LARGO DI ACERBI AL CENTRO DELL’AREA DI RIGORE. PENALTY NETTO MA NON ESSENDOCI IL VAR LA LAZIO VIENE GRAZIATA DA UN ARBITRO CHE NON VEDE IL FALLO DI MANO. GLI EPISODI DI UN CERTO RILIEVO SON TUTTI QUI PERCHE’ PER IL RESTO LA NOIA E’ STATA MOLTA DAVANTI AD UN RITMO BASSO SIA DELLA LAZIO CHE DEL RENNES. BIANCOCELESTI CON IL FRENO A MANO TIRATO PER QUASI TUTTI I PRIMI 45 MINUTI. NEMMENO IL RENNES VUOLE DARE UNA SPINTA ALLA MANOVRA. I ROUGERS ET NOIR PREFERISCONO IL POSSESSO PALLA E SCAMBI IN VELOCITA’ MA DI CONCLUSIONI IMPORTANTI NEMMENO L’OMBRA. LA LAZIO CON QUEL RITMO COSI’ BASSO SIA IN FASE DI POSSESSO PALLA CHE NELL’IMPOSTAZIONE DEL GIOCO NON FA PAURA PRATICAMENTE MAI. ANZI UN PO’ DI PAURA PER I TIFOSI ARRIVA SPESSO QUANDO DALLE PARTI DI VAVRO SI INFILANO NEIANG E DUMBIA, QUEST’ULTIMO VECCHIA CONOSCENZA IN ITALIA. DA SEGNALARE IN UN PRIMO TEMPO DA DIMENTICARE OLTRE AI DUE EPISODI, UN TIRO DI TAIT DEVIATO DA STRAKOSHA ED UNA PUNIZIONE DI CATALDI(AMMONITO AL PRIMO MINUTO) PARATA FACILMENTE DAL PORTIERE FRANCESE. IL SECONDO TEMPO E’ TUTT’ALTRA COSA. TUTTA UN’ALTRA STORIA. PIU’ DIVERTENTE PERCHE’ PIU’ VELOCE, TANTE GIOCATE IMPORTANTI DALL’UNA E DALL’ALTRA PARTE, E POI ALCUNI TENORI IN CAMPO E TRE GOL: DUE PER LA LAZIO DI GRANDE FATTURA E BEL GOL DI MORELL DI TESTA DOPO UNA PERFETTA PUNIZIONE. QUARANTACINQUE MINUTI COMPLETAMENTE DIVERSI DAI SOLITI SECONDI TEMPI MESSI IN MOSTRA SPESSO DALLA SQUADRA BIANCOCELESTE. STAVOLTA SONO BASTATI GLI INGRESSI DI LUIS ALBERTO E DI MILINKOVIC PER CAMBIARE IMMEDIATAMENTE LE COSE IN CAMPO DOPO IL GOL AL 54ESIMO DEI FRANCESI. INZAGHI SI RENDE CONTO CON GRAVE RITARDO CHE VAVRO NON RIESCE A SOSTENERE L’URTO DEGLI ATTACCANTI AVVERSARI E LO SPOSTA DA ESTERNO A CENTRALE MANDANDO A SINISTRA IL MONUMENTALE ACERBI E A DESTRA BASTOS. SCELTA AZZECCATA COME LE POSIZIONI IN CAMPO DEI NUOVI ENTRATI CHE LASCIANO IL SEGNO INDELEBILE SUL GOL DEL PAREGGIO: PASSAGGIO DI LUIS ALBERTO E GOL DI MILINKOVIC. GRAN GOL CHE RIDA’ MORALE E MORDENTE A TUTTA LA SQUADRA E L’ESEMPIO VINCENTE ARRIVA AL 74ESIMO CON UN GOL STRAORDINARIO DI TESTA DI IMMOBILE DOPO UN CROSS MILLIMETRICO DELL’ONNIPRESENTE MILINKOVIC. DUE A UNO E LA LAZIO ADESSO AMMINISTRA CONCEDENDO COMUNQUE QUALCOSA ALL’AVVERSARIO FINO AL FISCHIO FINALE, CHE ASSUME I CONNOTATI DI UNA LIBERAZIONE NON SOLO DELLA DURA PARTITA DELL’OLIMPICO CONTRO IN FRANCESI MA SOPRATTUTTO DA TUTTE LE PAURE DI ALCUNI SCIAGURATI SECONDI TEMPI GIOCATI FINORA.

MAURO CEDRONE