Matteo Corona

Il cielo si tinge di “Blu” sopra Baku, il Chelsea trionfa sull’Arsenal e conquista l’Europa League. Nonostante un inizio migliore dei Gunners, gli uomini di Sarri fanno emergere a pieno il loro calcio: rapidità, verticalizzazioni e fiammate offensive. Hazard trascina la squadra con una doppietta dicendo – con ogni probabilità – addio al Chelsea. Il belga si conferma uno dei migliori calciatori al mondo, dimostrando carisma e leadership. La sblocca Giroud, raddoppia Pedro. Il francese – che  riesce sempre in un modo o nell’altro ad incidere nelle competizioni che contano – è autore di una prestazione magistrale grazie anche ad un assist al bacio, mentre lo spagnolo dimostra ancora una volta di saper “spaccare” le finali, dopo le gioie nel Barcellona. Di Iwobi il gol della bandiera, arrivato sul 3-1, quando ormai è troppo tardi. Sarri conquista il suo primo “grande” titolo, una soddisfazione più che meritata per chi si è fatto tutta la gavetta.

Emozione finale Le londinesi si studiano, scrutano ogni movimento e, gradualmente, iniziano a trovare la quadratura del cerchio. A dir la verità è l’Arsenal ad avere una fluidità maggiore nel fraseggio, proponendo – rispetto ai blues – più dinamismo in zona offensiva. Il pressing dei Gunners è efficace, non a caso Jorginho fatica nel costruire la manovra dal basso. Aubameyang sguscia continuamente dietro i difensori del Chelsea, che riescono comunque in un modo o nell’altro a neutralizzarlo. Da evidenziare, a tal proposito, l’ottima performance di Azplicueta, sempre attento e lucido nelle letture. Xhaka sfodera un gran tiro dalla distanza, ma la conclusione finisce un soffio sopra la traversa. L’approccio dell’undici di Emery è obiettivamente più intraprendente, ma il Chelsea pian piano inizia a crescere. Prima gli uomini di Sarri cercano di sfruttare alcune ripartente sull’asse Pedro-Kovacic, poi producono guizzi vibranti in zona offensiva. Emerson chiama, Cech risponde con attenzione. Altra azione: Hazard serve Jorginho, l’ex Napoli imbecca egregiamente Giroud che non ci pensa un attimo e tira. Il portiere ceco è ancora una volta molto lucido nell’intervento. Le fiammate del Chelsea – dopo l’inizio timido – quando si accendono diventano molto pericolose.

Straripante Chelsea E’ proprio Giroud a sbloccare l’intensa finale con un colpo di testa che non lascia scampo. La punta, dopo aver provato ad angolare sfruttando il servizio delizioso di Hazard, ottimizza l’assist di Emerson, siglando tra l’altro il gol dell’ex. La consapevolezza nei propri mezzi e l’energia del Chelsea aumentano vertiginosamente. Il calcio di Sarri emerge a pieno: si vede il fraseggio rapido e le continue verticalizzazoni che impensieriscono e non poco l’Arsenal. Arriva un’altra azione velocissima: grande giocata di Kovacic che serve Hazard, il belga è chirurgico nel passaggio per Pedro che, di prima intenzione, la piazza egregiamente. L’ex Barcellona si rende ancora decisivo in una finale dopo le gioie regalate ai blaugrana. Gli mancava solo un trofeo a Pedrito da mettere in bacheca: l’Europa League. Ora lo spagnolo può vantare un traguardo meraviglioso.

Meravigliosamente Hazard Il dominio del Chelsea non si ferma, Maitland-Niles stende in area Pedro: Rocchi non ha dubbi e fischia calcio di rigore. Dal dischetto, Hazard è mostruosamente freddo e cala il tris. Quando tutto sembra scritto, Iwobi – appena entrato – accorcia le distanze, quasi inaspettatamente. La gioia però dura davvero poco. Hazard capitalizza l’assist fantastico di Giroud, mettendo il punto esclamativo sul match. Altro guizzo magnifico dell’esterno. La partita si apre, Emery rischia il tutto per tutto chiedendo a Iwobi e Willock di buttarsi in avanti per dare maggior brio. In effetti cosi è. Con gli schemi ormai saltati, l’Arsenal va vicino al gol, ci provano Lacazette e Willock ma non concretizzano.

Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, David Luiz, Christensen, Emerson Palmieri; Kanté Jorginho, Kovacic (76′ Barkley); Pedro (71′ Willian), Giroud, Hazard (89′ Zappacosta). All. Sarri

Arsenal (3-4-1-2): Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal (66′ Guendouzi); Maitland-Niles, Xhaka, Torreira (67′ Iwobi), Kolasinac; Ozil (77′ Willock); Lacazette, Aubameyang .All. Emery

FONTE FOOTBALLPRESS.IT