Esordio all’Olimpico per la Roma frastornata da una settimana difficile. Il pari di Verona diventato sconfitta a tavolino per il caso Diawara, qualche polemica di troppo, le voci di un possibile successore. Paulo Fonseca tira dritto con la voglia di dare il primo dispiacere alla squadra campione d’Italia. Partendo dal suo asso nella maniera, quell’Edin Dzeko, ex promesso sposo bianconero, sfruttando l’esperienza e la qualità del bosniaco: “Abbiamo parlato diverse volte – dice -. è motivato e si è allenato bene. Gioca dall’inizio e non è vero che a Verona si è rifiutato di andare in campo”. Poi, viste le numerose domande, ecco la formazione: “Mirante, Santon, Mancini, Ibanez, Kumbulla, Spinazzola, Veretout, Pellegrini, Mkhitaryan, Pedro e Dzeko”.

Rispetto per Juve e Pirlo. “Ha un allenatore giovane, ha un grande futuro. Ho visto la partita con la Samp, sono più dinamici, fanno movimenti diversi, mi è piaciuta molto. Fanno tanto pressing, soprattutto sugli esterni”.

Fonseca è bravo a schivare domande difficili, a cominciare dal mercato. “Voi mi chiedete a che punto, credo che rispetto allo scorso anno stiamo meglio. Riguardo al mercato, dico solo che sono concentrato sulla partita di domani e non ne voglio parlare. Sono concentrato sulla Juventus. Una partita difficile e importante, abbiamo lavorato molto per questo match e ho fiducia nei giocatori che che scenderanno in campo domani. Dobbiamo pensare solo alla Juventus. Con Pellegrini a centrocampo, i possiamo uscire più velocemente per attaccare, con un uomo più vicino ai tre davanti”.

A Verona la Roma ha giocato col falso nove, chiarendo che può essere una alternativa. “Mi è piaciuto Mkhitaryan da 9, ma se abbiamo un attaccante come Dzeko non ha senso utilizzare Miki in quel ruolo. Può succedere se abbiamo bisogno, ma il nostro attaccante è Dzeko. I Friedkin? Io parlo tutti i giorni con loro, lavoriamo tutti insieme per una squadra più forte. L’obiettivo è fare meglio dello scorso anno”.

Roma concentrata su come affrontare i bianconeri. Fonseca non cambia idea, e non pensa di andare a pressarli alti. “Non vogliamo modificare la nostra identità perché giochiamo con la Juve. Dobbiamo pensare alto ma dobbiamo essere equilibrati, quando possiamo pressare più alti, dobbiamo essere una squadra compatta”.

All’Olimpico, calcio d’inizio alle 20.45. Arbitra Marco Di Bello.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT