Formazione dettata dalle tante assenze. Tra in pali torna Pau Lopez, Florenzi resta a casa influenzato. Sulla trequarti scelta tra Veretout e Cristante alle spalle di Dzeko
Giusto il tempo di tirare il fiato dopo l’impegno di Coppa di Graz contro il Wolfsberg, che si torna subito in campo. Domani all’Olimpico la Roma attende il Cagliari per dare seguito alla vittoria di Lecce. Periodo non facile per i giallorossi, falcidiati dagli infortuni. Ma domani serve solo vincere. E Fonseca lo sa benissimo. “Ci attende una partita difficile, il Cagliari è una buona squadra che viene da risultati positivi. Veniamo da un periodo complicato, poco tempo a disposizione per allenarci, speriamo di essere a un livello sufficiente per vincere”.
Il problema principale è legato agli infortuni. Decisamente troppi. “Non parlerò dettagliatamente di ciascun infortunio – aggiunge Fonseca – La questione è che stiamo facendo tutto il possibile per prevenirli, c’è una politica molto rigorosa da parte del club, rispettosa di parametri scientifici. L’infortunio più frequente è quello tibiale e per fortuna ce ne abbiamo avuto un caso solo. Purtroppo ci sono state tante ricadute e ci sono stati infortuni casuali, come Zappacosta, Pellegrini e Bouah che sono capitate casualmente. Noi stiamo lavorando per prevenire infortuni, è una cosa che succede alle squadre che giocano con frequenza. Se si verifica questo, tutti i grandi club europei lavorano male? Oppure la sequenza di partite ravvicinate è adeguata a un professionista? Tutto ciò si verifica non solo alla Roma, dove l’attenzione mediatica è forte, ma in tutti i club impegnati in Europa”.
Ed ecco che il nodo è come allestire la formazione, a cominciare dalla trequarti. Scelte ridotte con Veretout e Cristante prime scelte. “Sarà facile scegliere per me a causa delle scelte ridotte e voi penso che indovinerete la formazione. Comunque, non scenderò nei dettagli. Dietro Dzeko so bene che per Pastore è difficile possa giocare due partite in meno di 72 ore. Cristante ha già giocato sulla trequarti anche se per il nostro modo di giocare, lui e Veretout non hanno le caratteristiche ideali, Cristante non è il classico numero 10 perché occupa spazi diversi. Date le circostanze, tuttavia, la scelta ricadrà su uno di loro due. Per il resto posso solo dirvi che Pau giocherà dall’inizio, mentre Florenzi non ha recuperato e resta a casa influenzato”, facendo capire che la possibile alternativa Spinazzola alto non l’ha presa neppure in considerazione. “Quanto a Kalinic tutti comprendono che si trattava della sua prima partita, non giocava dall’inizio da tempo e non era al meglio. Può fare di più e lo farà, Kalinic ha già giocato in Italia ed è un giocatore di innegabile qualità e sono sicuro che migliorerà. Difesa? Non dirò chi giocherà”.
Zaniolo e Kluivert continuano ad alternare prove di altissimo livello ad altre da dimenticare. “Spesso – aggiunge Fonseca – creiamo occasioni, poi magari sbagliamo l’ultima scelta e questo è accaduto a entrambi i giocatori citati. Siamo poco rigorosi quando dobbiamo fare l’assist, ne abbiamo parlato di questo anche se abbiamo avuto poco tempo. Abbiamo sottolineato l’importanza di essere più precisi in quella zona del campo, sono entrambi molto giovani e con il tempo la loro precisione aumenterà, fa parte del normale percorso di crescita, in futuro dovranno migliorare e stiamo già curando questo aspetto”.
Dopo la partita in Austria, Cristante ha parlato di un buon pareggio. Fonseca spiega le parole del mediano. “Probabilmente ha detto queste parole all’interno di un contesto ben particolare, noi siamo contenti solamente quando vinciamo, a prescindere dal nome dell’avversario. Alla luce del risultato dell’altra sfida del girone, abbiamo mantenuto il primato e quindi il pareggio è stato il male minore. Tutti sanno che la nostra ambizione è quella di vincere sempre, pur non scegliendo le parole migliore credo intendesse questo. Voi ovviamente non avete accesso allo spogliatoio, io ero insoddisfatto giovedì per non aver vinto, così come tutti. Le parole lasciano il tempo che trovano, Cristante è uno dei leader e tra i più esigenti della squadra”.
E non commenta le parole dell’ex Nainggolan sull’ambiente romano. “Non voglio commentare le sue dichiarazioni, sono parole pronunciate prima di una partita, c’è anche un intento di giocare con la partita, magari vuole creare pressione. Sull’ambiente dico che tutti vorrebbero vivere con questo tipo di pressione, chi non la sopporta non può fare il giocatore. Io sento il sostegno costante dei tifosi, la gente crede in noi e crea un bellissimo ambiente in casa e trasferta, è una cosa che va apprezzata e di cui sentirsi orgogliosi. Chi non sopporta la pressione dovrebbe prendersi un bel pezzo di terreno, coltivare patate e rilassarsi. La pressione c’è nel calcio, è normale”.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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