ROMA- (21 dicembre 1940 – 4 dicembre del 1993), queste le date di Frank Zappa, personaggio geniale sempre in bilico tra anarchia musicale e teatro dell’assurdo, tra il vecchio rock e la liturgia classica, tra l’hard rock ed il progressive, tra il jazz e la musica da camera. Zappa è stato un personaggio unico nel suo genere, provocatore all’ennesima potenza, attento osservatore di qualsiasi cultura musicale pronto però a farla a pezzi se lo riteneva giusto. Eclettico come pochi, particolarmente esigente con i suoi collaboratori, ipercritico con chi muoveva i fili del mondo politico, Zappa era praticamente sempre contro le regole preconcette. Era la follia pura trasformata in musica, insomma un genio, ironico, dissacrante, contro tutto e tutti, sarcastico e particolarmente difficile da capire. La sua discografia è una delle più complesse della storia del rock. Zappa era capace di spaziare dal grande maestro di musica classica ai cori dei contadini nel cuore della Sardegna. Frank era la contrapposizione alla consuetudine. Morì per un cancro alla prostata ma poco tempo prima nonostante la consapevolezza della gravità della malattia annunciò di volersi candidare alla Presidenza degli Stadi Uniti d’America con uno slogan che recitava più o meno così:”Potrei mai fare peggio di Ronald Regan?”. Certificate ovviamente le sue origini italiane a Frank Zappa molti paesi del sud hanno dedicato vie e piazze per ricordare forse il più cinico ma straordinario musicista del secolo scorso.

MAURO CEDRONE