Può sembrare una tappa facile considerando l’avvio non particolarmente difficoltoso, ma non è così proprio per la presenza nella prima parte del percorso delle due salite di Rocca Priora e Rocca di Papa. Non è escluso comunque che prima della salita di Rocca di Papa potrebbe maturare una fuga di qualche velocista. Dopo le prime due salite c’è una lunga discesa che anticipa i tanti chilometri di pianura fino allo strappo del Gran Premio della Montagna di Sezze, una quarta categoria ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo. E’ un tracciato che si sviluppa soprattutto in piano e che termina sulla costa tirrenica. I problemi della corsa sono certamente relativi al fondo stradale che presenta lunghi tratti di asfalto usurato, autentiche “trappole” per tutti ciclisti chiamati a fare molta attenzione per evitare pericolose cadute. Una di queste è costata cara a Dumoulin costretto a fermarsi per il brutto infortunio al ginocchio lungo la strada della quarta tappa, la Orbetello-Frascati. Il finale invece di questa quinta tappa si snoda attraverso un circuito cittadino, all’interno di Terracina, lungo 9 km e 200 metri, circuito quasi tutto dritto tranne tre curve consecutive quando mancheranno 8/7 km dall’arrivo.

 

E’ ANCORA IL TEDESCO ACKERMANN AD AGGIUDICARSI UNA TAPPA DEL GIRO DOPO LA VOLATA A FUCECCHIO. VOLATA ANCHE A TERRACINA TRA POZZANGHERE, “FIUMI” D’ACQUA E TEMPORALI CHE HANNO CARATTERIZZATO  L’INTERA CORSA DELLA QUINTA TAPPA CON TRAGUARDO A TERRACINA. INTANTO PER TOM DUMOULIN E’ TERMINATO IL GIRO A CAUSA DEL FORTE DOLORE AL GINOCCHIO SINISTRO. DUMOULIN DOPO POCHI CHILOMETRI E’ STATO COSTRETTO AD ABBANDONARE LA CORSA E A DIRE ADDIO AL GIRO D’ITALIA. LA QUINTA TAPPA NONOSTANTE IL MALTEMPO ED IL FREDDO E’ STATA COMUNQUE AVVINCENTE SOPRATTUTTO NELLA VOLATA FINALE VINTA DAL TEDESCO DELLA BORA PRONTO A BEFFARE NEGLI ULTIMI CENTIMETRI IL VELOCISTA COLOMBIANO GAVIRIA. TERZO POSTO CONQUISTATO DA DEMERE MENTRE ROGLIC SI CONFERMA ANCORA IN ROSA PER IL QUINTO GIORNO CONSECUTIVO.

MAURO CEDRONE