Già al terzo giorno il Giro regala un percorso perfetto per gli sprinter. Vinci-Orbetello: tappa lunga ma facile nei suoi 183,3 km. Terreno fertile e prima grande occasione per i velocisti. Il percorso attraversa province meravigliose con partenza da Vinci, straordinario borgo che diede i natali al grande Leonardo di cui ricorrono i 500 anni dalla morte. Oltre alla caratteristica casa in cui visse il grande artista ed inventore, da vedere L’Uomo di Vinci scultura in legno ispirata al famoso disegno del maestro intitolato l’Uomo di Vitruvio. Da Vinci il percorso è leggermente ondulato e la strada attraversa le straordinarie colline senesi per poi arrivare alla piana grossetana decisamente pianeggiante. Strappi da segnalare Poggio l’Apparita con un Gpm di quarta categoria, Montebello, Meleta e Poggio All’Aglione. Negli ultimi 15 chilometri invece la strada è più ampia e ben asfaltata ideale per le squadre dei velocisti preparati a sferrare l’attacco finale. L’eventuale volata è caratterizzata da un ultimo chilometro caratterizzato da due curve , una a destra ed una a sinistra che introducono il rettilineo d’arrivo.

TERZA TAPPA: VINCI – ORBETELLO. Pronti via e dopo pochi chilometri c’è subito la fuga solitaria di Sho Hetsuyama che regge fino a 75 chilometri dal traguardo prima di essere risucchiato dal gruppo, quest’ultimo arrivato compatto al rettilineo prima del traguardo di Orbetello, caratterizzato da una straordinaria volata vinta da ELIA VIVIANI che riscatta così la sconfitta della seconda tappa (Bologna-Fucecchio) vinta da Ackerman. Per il corridore veneto è la sesta vittoria al Giro d’Italia. VIVIANI a pochi centimetri dalla linea d’arrivo brucia Gaviria e Demare. A Roglic resta ancora la maglia rosa.

Viviani declassato, vittoria 3/a tappa a Gaviria

La giuria giudica irregolare il cambio di direzione del campione italiano!!!

MAURO CEDRONE