Quell’anno i The Who e il loro tour ROCK IN CIRCUS inaugurano la MUSICA ROCK NEGLI STADI. Il primo concerto musicale in assoluto organizzato in uno stadio era stato quello dei Beatles allo Shea Stadium di New York il 15 agosto 1965, una data storica in cui furono venduti oltre 55mila biglietti.

Riguardo i record di spettatori nei concerti negli stadi, Frank Sinatra, con 155mila al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1980, e Tina Turner con 182 mila nel 1988 nel medesimo stadio sono e rimangono tuttora imbattuti.

ALIGHIERO NOSCHESE LANCIA AL GRANDE PUBBLICO LORETTA GOGGI, CHE NEL PROGRAMMA RAI “FORMULA DUE” FA SFOGGIO DELLE SUE STRAORDINARIE E MOLTEPLICI QUALITÀ ARTISTICHE, GUIDATA E SOSTENUTA DAL CELEBRE IMITATORE E AMMIRATA DAL PUBBLICO CHE IN OGNI PUNTATA RAGGIUNGE UNA MEDIA DI 26 MILIONI DI TELESPETTATORI.

Il 3 Aprile, su ispirazione di Star Trek viene assemblato negli Stati Uniti il primo telefono cellulare e da New York Martin Cooper di Motorola effettuò la prima chiamata della storia da un portatile.

“Polvere di stelle”, scritto da Alberto Sordi in collaborazione con Ruggero Macario e Bernardino Zapponi, vede la conferma della bravura di una straordinaria Monica Vitti nella parte di protagonista femminile di un film epocale che rende memoria e merito all’avanspettacolo italiano negli anni della Seconda guerra mondiale.

E la celebre canzone interpretata dai due grandissimi attori: “Ma ‘ndo Hawaii (se la banana non ce l’hai)” scritta da Sordi, resta tuttora una pietra miliare, sia della cinematografia che della nostra identità nazionale.

16 GIUGNO, davanti a un pubblico di sole sessantatré persone debutta The Rocky Horror Show al Royal Court’s Theatre Upstairs di Londra. Fu un successo immediato e… il resto è storia! Il musical, scritto ed interpretato da Richard O’Brien, venne diretto teatralmente da Jim Sharman e la coppia di artisti ne ripropose nel 1975 l’adattamento cinematografico dal titolo: ROCKY HORROR PICTURE SHOW

ADRIANO CELENTANO E CLAUDIA MORI, DIRETTI DA PASQUALE FESTA CAMPANILE RECITANO NEL FILM RUGANTINO, TRASPOSTO IN PELLICOLA DA UNA CELEBRE COMMEDIA TEATRALE, SUSCITANDO NON POCHE POLEMICHE DA PARTE DEL PUBBLICO SOPRATTUTTO CAPITOLINO CHE AVREBBE PREFERITO PER PROTAGONISTA UN ATTORE TRA GIGI PROIETTI ED ENRICO MONTESANO OPPURE LANDO FIORINI, MAGARI AFFIANCATO DA GABRIELLA FERRI, CHE INDUBBIAMENTE ERA LA VOCE CANORA PIÙ RAPPRESENTATIVA DI ROMA.

Renato Zero pubblica il suo primo album: “No! Mamma, no!”, e la sua stella si afferma tra i giovani e poi in televisione, dove coi suoi costumi variopinti ed estrosi desta subito l’attenzione del pubblico, oltre che dei critici e dei perbenisti che ne contestano l’ambiguità che il cantautore romano userà per imporsi con la sua immagine, oltre che per le sue eccezionali capacità canore e di performer.

In Ottobre la crisi energetica dovuta al cosiddetto “shock petrolifero”, provocato dall’aumento dei prezzi del petrolio stabilito dai Paesi dell’OPEC a seguito della guerra che dal 6 al 25 Ottobre contrappone Egitto e Siria a Israele, si abbatte pesantemente sul nostro Paese e gli italiani sono costretti a un lungo periodo di grandi sacrifici e restrizioni.

La crisi determinò di fatto la fine del ciclo di sviluppo economico che aveva caratterizzato l’Occidente negli anni Cinquanta e Sessanta. E pesanti furono soprattutto le conseguenze sull’industria, che per la prima volta si trovò costretta ad affrontare il problema del risparmio energetico.

In quei mesi l’”austerity” stabilita dal governo divenne probabilmente una tra le parole straniere più pronunciate e comprese da tutti gli italiani e non soltanto tra i più istruiti e poliglotti.