Inverno infelice per il basket italiano. L’Armani Milano, massima espressione del basket di club nostrano, veleggia all’ultimo posto nel più prestigioso torneo continentale con uno score tremendo e otto sconfitte interne. Situazione figlia di una campagna acquisti infelice. Nonostante i 30 milioni di budget Milano ha sbagliato la scelta del play-maker perché Pangos è sostanzialmente una guardia. Di più si è fatto male e non sarà disponibile fino a marzo. Il ripiego nel ruolo su Hall ha provocato débacle in serie. Né si può giudicare oculata la programmazione visto che il roster conta su giocatori molto anziani: Datome (36), Hines (quasi 37), Baron (34), Melli (32), Biligha (33). La Virtus Bologna va leggermente meglio ma se non afferrerà uno degli otto posti utili per i playoff sarà destinata a uscire con ignominia dalla massima ribalta. Ancora peggio vanno le squadre in Eurocup, sbatacchiate persino da squadre inglesi nelle peregrinazioni europee. Brindisi, Trento, Brescia, Venezia stanno collezionando magrissime figure e non danno l’intenzione di prendere troppo sul serio l’impegno né di voler fare troppa strada nei tornei europei. In questi tempi di magra a cosa ci si attacca? Al miraggio Banchero per la nazionale? Un’altra araba fenice come Divincenzo. Banchero è diventato giocatore troppo forte e ambizioso per rivestire la maglia azzurra. Il grande errore è stato quello di non ripercorrere la strategia invalsa per Mannion: fargli giocare una partita per abilitarlo definitivamente come italiano. Le missioni negli Usa sono inutili perché il giocatore, per il suo attuale valore potrebbe addirittura essere utile alla causa della nazionale statunitense. Con questi obliqui chiari di luna intanto il presidente Petrucci, non pagato di una lunga e fortunata carriera, progetta, tradendo una precedente intenzione, di ricandidarsi alla presidenza federale per concludere a 83 un lungo ma non sempre fortunato ciclo. E’ lo stesso che ha defenestrato Sacchetti in favore di Pozzecco perché “più disponibile ed estroverso”. Difatti Pozzecco è talmente espansivo che colleziona espulsioni e falli tecnici a iosa mentre spesso nei minuti di sospensione i consigli tecnici vengono impartiti dai suoi assistenti.
DANIELE POTO
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