La manifestazione musicale entrata nella storia: gli inizi, il fallimento, la rinascita.
Il festival dell’isola di Wight è forse una delle manifestazioni storicamente più importanti della musica rock. L’evento nacque negli anni ’60, più precisamente tra il 31 agosto e l’1 settembre del 1968 e la band d’apertura di questo nuovo ritrovo musicale furono i Jefferson Airplane che si esibirono davanti ad un pubblico che si aggirava intorno alle 10.000 unita’. L’anno dopo il festival durò due giorni, il 30 e 31 agosto e ospitò grandi artisti come Bob Dylan e gli Who. L’edizione però che entro’ nella storia fu quella del 1970 che durò quasi una settimana e fu un palco importante per altrettante personalità prestigiose come Jimi Hendrix, l’artista che decretò quell’edizione la più famosa. Jimi Hendrix si esibì per l’ultima volta con la sua famosa chitarra prima della sua morte avvenuta proprio nel ’70. Oltre al maestro del rock, ci furono però anche altri artisti di grosso calibro, come i Doors che fecero la loro ultima apparizione insieme, o Leonard Cohen e gli Who e anche Joni Mitchell. Purtroppo però il festival di Wight non passò un bel periodo dopo quell’edizione sfavillante, perché molta della gente non pagò il biglietto d’entrata procurando così il fallimento economico della manifestazione. Dopo l’accaduto gli organizzatori che avevano già dovuto rispondere ad alcune lamentele degli abitanti dell’isola, dovettero coprire un debito di 125.000 sterline e perciò l’evento musicale venne sospeso negli anni successivi. Nel 2002 però il festival riprese ospitando artisti vari che esibirono vari generi musicali, non solo il rock come in origine. I Red Hot Chili Peppers, Liam Gallagher, i Killers sono solo alcuni dei nomi che il festival ospito’. All’isola di Wight sono stati poi dedicati diversi brani come Wight is Wight” del cantante francese Michel Delpech, poi ripresa e incisa in italiano dai Dik Dik che riscossero molto successo in Italia, regalando a milioni di italiani il brano inconfondibile titolato appunto: L’isola di Wight”.
REDAZIONE
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