ROMA –Archiviato il torneo col record di spettatori (da gestire meglio però in ordine di sicurezza degli stessi e di gestione dei flussi), il grosso problema di questi Internazionali resta il fatto che l’impianto del Foro Italico è completamente all’aperto per cui lasciato alla mercé degli agenti atmosferici. Un grande torneo ha almeno la copertura del Centrale che ne permette, in giornate di pioggia, lo svolgimento di alcune partite, di parte del programma. Tralasciando le polemiche di Fognini, che ha attaccato direttamente il Direttore del Torneo Sergio Palmieri, e quelle più educate di Cecchinato (come lo si può mettere su un campo da veloce praticamente senza terra rossa?) e di Thiem (circa l’estenuante attesa nell’impianto per tutto il mercoledì piovoso), e i forfait a torneo in corso dei più attesi, ovvero Federer, Serena Williams e la numero 1 Osaka (al minimo dolore ciao Roma, per la vicinanza temporale col Roland Garros…), è stato il Presidente della Federtennis Binaghi a parlare di questa fatidica copertura che non arriva: “Non chiedetemi nulla sulla copertura perché noi ne sappiamo niente. Siamo sempre stati tagliati fuori e mai informati dalla società che detiene questi impianti, la Coni Servizi. Non ci ha mai informati e coinvolti in nessun processo relativo alla realizzazione del tetto del campo Centrale. L’unica segnalazione avuta, per fortuna, ce l’ha fatta l’assessore allo sport del Comune di Roma, Frongia, pochi giorni prima che venisse pubblicato il bando per la progettazione del tetto, cioè il primo step per avere l’opera compiuta. Per fortuna abbiamo avuto questa segnalazione perché nel bando, realizzato con la collaborazione della Coni Servizi, era previsto che fosse vietato progettare qualunque aumento della capienza del Centrale. Questo avrebbe fatto perdere alla Federazione e alla città di Roma il torneo Master 1000, che oggi è qua con una deroga di 2 mila posti, perché il Centrale dovrebbe avere 12 mila posti. Questa deroga resta finché non costruiamo l’assetto definitivo del Centrale. Se l’assessore Frongia non ci avesse avvertito di questa problematica, oggi probabilmente noi staremmo parlando di un downgrade (declassamento, ndr) del torneo di Roma e sarebbe stata una follia”. La nascita della ministeriale Sport&Salute induce il presidente all’ottimismo: “A Palazzo Chigi ho manifestato tutta la nostra soddisfazione e speranza nell’avere finalmente degli interlocutori di alto livello – ha continuato Binaghi – che possano dare non solo a tutto lo sport italiano, ma al tennis e agli Internazionali d’Italia, tutte quelle prospettive rimaste fino ad ora lettera morta. Veniamo da almeno sei anni di grandi annunci, anche in queste conferenze stampa, e il progetto di copertura del Centrale, almeno a quanto ne so io, è ancora allo stato di partenza”. Riusciremo mai a vedere questa benedetta copertura? Ai posteri l’ardua sentenza.

Andrea Curti