Ci siamo, è l’ora della verità. Domattina ora italiana (ore 11.45 diretta in chiaro su Rai2 Sport) l’Italrugby sfida il Sudafrica per l’accesso ai quarti di finale del mondiale giapponese. Il pronostico è tutto per gli Springboks, che nella prima giornata ha fatto tremare gli All Blacks, ma di certo gli azzurri daranno tutto per centrare lo storico traguardo; mai infatti l’Italia ha superato la prima fase di un Mondiale. Che sia la volta buona, contro ogni più rosea previsione?  Intanto la sfida segnerà una storica prima volta quando il segnale televisivo lascerà Shizuoka, attraverserà la troposfera e raggiungerà la stazione spaziale internazionale che orbita a un’altitudine compresa tra i 330 ed i 410km diventando così il primo test-match mai trasmesso nello spazio. Spettatore d’eccezione, per la partita-chiave della campagna iridata di Parisse e compagni, l’astronauta italiano Luca Parmitano, proprio in queste ore nominato comandante della stazione e che già in passato aveva manifestato la propria passione per l’Italrugby. “Siamo felici di sapere che anche Parmitano, dallo spazio, avrà la possibilità di seguire una partita tanto importante per noi e di sostenerci in diretta” ha commentato il capitano della Nazionale Italiana Rugby, Sergio Parisse. “E’ una sensazione incredibile sapere che il test-match di venerdì attraverserà lo spazio per raggiungere la stazione spaziale, il nostro sport e la Coppa del Mondo sono davvero senza confini” ha aggiunto il numero otto dell’Italia che domani scenderà in campo nella sua centoquarantaduesima partita internazionale, diventando il secondo atleta più presente di sempre in test-match dietro all’ex capitano della Nuova Zelanda Richie McCaw.

Andrea Curti