Centrato l’obiettivo più alla portata, cioè la qualificazione automatica ai prossimi mondiali francesi del 2023, l’Italrugby ha iniziato la settimana di preparazione al big match di venerdì prossimo contro gli springboks sudafricani sicuramente con più rilassatezza e spensieratezza. Parlare di quarti di finale storici per gli azzurri non è il caso, se non altro per la cabala (mai l’Italia in passato ci è arrivata in una Coppa del Mondo) e soprattutto per il valore del Sudafrica, già dimostrato contro la Nuova Zelanda qualche giorno fa. Batterli sarà molto difficile, lo scalpo fiorentino del 2016 era in parte viziato da un Sudafrica allo sbando nella conduzione tecnica e pertanto in confusione tattica in campo. Ma oggi gli springboks sono altra cosa. il cittì dell’Italia, l’irlandese O’Shea, lo sa benissimo. “E’ iniziata la settimana che potrebbe essere quella più intensa di questo Mondiale. Il match di venerdì prossimo – ha dichiarato Nicola Quaglio che ha esordito in Nazionale proprio contro gli Springboks nella gara vinta dall’Italia a Firenze 20-18 nel 2016 – sarà molto importante in ottica di un eventuale passaggio del turno. Iniziamo con tanta voglia e cercheremo di arrivare a venerdì con tanta energia per provare a entrare nella storia”. “Contro la Namibia non siamo riusciti a esprimere a meglio il nostro gioco, mentre con il Canada abbiamo messo in campo le indicazioni di Conor e dello staff tecnico giocando come sappiamo. In entrambi i casi abbiamo raccolto due punti bonus importanti per il nostro cammino nel Girone”, ha concluso il pilone di Italrugby e Benetton Rugby. “Nelle prime due partite abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo. Ora iniziamo a preparare il prossimo match – ha esordito Carlo Canna – che sarà importantissimo per il nostro percorso in questo Mondiale. Nel 2016 incontrammo un Sudafrica che era diverso rispetto a quello di oggi dove è reduce da risultati importanti. Hanno come obiettivo quello di arrivare più lontano possibile in questa competizione e conoscono le nostre ambizioni: sarà una bella partita”. “Il Sudafrica è una squadra molto fisica e anche veloce. Il focus per noi è improntato sul nostro gioco. L’ambizione di giocare titolare c’è sempre, ma essere parte di questo gruppo è un onore per me. Ogni volta che scendo in campo cerco di dare il massimo per questa maglia”, ha concluso il mediano di apertura dell’Italia e delle Zebre.

Andrea Curti