ROMA-Il gol arriva sempre alla mezz’ora. Il gol di Pjanic al 29esimo cancella quanto di buono fa la Lazio fino a quell’errore difensivo iniziato da Radu ed un pò anche da Lulic sulla sinistra bassa che non vanno a chiudere su Bernardeschi bravo a scaricare lungo con l’intervento da dietro dell’ex romanista tranquillo a calciare alla sinistra di Strakosha. Eppure fino al gol le due squadre messe bene in campo danno vita ad una buona gara. La Juve con il 4-3-3 e la Lazio con il 3-5-1-1 coprono praticamente l’intero rettangolo di gioco. Con Leiva e Lulic i biancocelesti sono più quadrati rispetto al match con il Napoli. E’ proprio Lulic al 10° minuto con un tiro secco ad impegnare Schezny. La Lazio resta in attacco rimedia un calcio d’angolo e solo per un soffio Wallace non segna. La Juve tiene ed affonda quando può ed al 18esimo è Kedira  a metter paura al numero uno bincoceleste con un tiro anche deviato che si stampa sul palo. E’ il preludio alla pressione prevedibile della Juve. Il gol bianconero infatti arriva al 29esimo con una manovra veloce dei bianconeri che trovano il gol con Pjanic dalla media distanza, poco fuori dall’area di rigore dove Parolo in ritardo non riesce a chiudere. Con l’uno a zero si arriva al 47esimo senza altre occasioni. Fischia Irrati e tutti negli spogliatoi. Secondo tempo inizia con qualche speranza per i biancocelesti che mettono li dietro i bianconeri ma la Juve si difende bene e spazza palloni senza problemi. Al 61esimo la punizione propizia per Ronaldo che mette paura a tutti ma che spreca malamente. E’ il momento dei cambi. Inzaghi manda in campo Correa e Badelj al posto di Parolo e Luis Alberto con quest’ultimo segnalato solo di un perfido tiro in porta ma con poca fortuna. Cambia qualcosa anche Allegri che manda in campo Duglas Costa ed Emre Can. La Juve controlla il gioco senza particolari difficoltà. Al 70esimo gran tiro di Ronaldo e grande parata di Strakosha. Passano 4 minuti ed arriva il gol della Juve dagli sviluppi di un’incursione sulla destra con Duglas Costa e Cancelo che mette la palla dentro. L’intervento di Strakosha stavolta è difettoso, piomba Ronaldo ma sbuccia il pallone allora ci pensa Manzukic a mettere il pallone in porta. Partita finita con il risultato più classico. Juve di controllo e gol, Lazio solo due tiri veri in porta in 90 minuti. Zero punti in classifica. Si riparte dal Frosinone alla terza di campionato ma senza attenuanti se non quelle relative alle due sconfitte con le prime della classe dello scorso anno! Magra consolazione!

MAURO CEDRONE