KEITH JOHN MOON (nato il 23 agosto del 1946 e deceduto il 7 settembre del 1978) è stato un batterista britannico, componente degli WHO. Nel 2011 è stato classificato secondo, dietro JOHN BONHAM nella classifica dei migliori batteristi di tutti i tempi redatta dai lettori della rivista ROLLING STONE. I “THE WHO” sono famosi in tutto il mondo per la loro musica. Forse però non tutti sono a conoscenza di un episodio curioso quanto incredibile che coinvolse un fan presente tra il pubblico che era li da ore per ascoltarli. I “THE WHO” non hanno certo bisogno di grandi presentazioni, sono semplicemente una
delle rock band britanniche più famose della storia della musica. I membri del gruppo, che sono musicisti dotati di grandissimo talento, si sono meritati giustamente un posto nell’Olimpo del rock and roll. I “THE WHO” si formarono a Londra nel 1964 e raggiunsero il successo l’anno seguente grazie all’album “MY GENERATION”. Nella loro carriera musicale pubblicarono dodici dischi che riscossero molto successo da parte del pubblico che aveva una vera e propria ammirazione nei confronti della band. La band è stata inserita da ROLLING STONE nella lista dei 100 migliori artisti di sempre. La storica formazione del gruppo vede PETE TOWNSHEND alla chitarra e autore di moltissimi brani, ROGER DALTREY la voce, JOHN ENTWISTLE al basso e KEITH MOON alla batteria. Uno degli episodi più famosi per cui la band viene sempre ricordata risale agli anni ‘70. La sera del 20 novembre 1973 gli WHO si stanno esibendo al “COW PALACE” a SAN FRANCISCO per promuovere il loro ultimo album “QUADROPHENIA”. Improvvisamente, sulle note di “Won’t Get Fooled Again”, MOON si accascia e si piega sulla batteria a causa di un malore. Il musicista viene subito soccorso e riesce a tornare sul palco mezz’ora dopo. Purtroppo l’episodio si ripete e mentre la band suona “Magic Bus”, MOON accusa un altro collasso. Il batterista soccorso nuovamente si riprende, le sue condizioni non sembrano gravi, ma si decide comunque di non farlo tornare sul palco a suonare per evitare problemi piu’ seri. La colpa dei frequenti collassi e’ da individuare immediatamente alle massicce dosi di tranquillanti e brandy assunti prima di iniziare il concerto. Ma senza batterista non si puo’ continuare, serve quindi urgentemente un “nuovo” batterista e la band lo sceglie fra il pubblico chiedendo se ci fosse qualcuno fra i presenti pronto a suonare la batteria. A salire sul palco dopo l’invito e’ SCOTT HALPIN un diciannovenne arrivato dallo Iowa con tre amici. SCOTT suona con i “The WHO” fino alla fine del concerto. HALPIN è sfinito ma contento per una serata indimenticabile da raccontare a tutti gli amici, genitori e parenti ed ai futuri figli. Una serata straordinaria da incorniciare: “Certo ma dopo tre brani ero morto. Come fanno a resistere per un concerto intero”, commento’ il giovane HALPIN al termine dell’incredibile impresa mentre ROLLING STONE per quella eccezionale performance assegnò a SCOTT HALPIN il PREMIO MUSICISTA “PESCATO” dell’ANNO !!!!!

REDAZIONE de ilperiodico.eu