Si giocherà: Italia-Corea del Sud a Cagliari, valido per il turno di qualificazione alla fase finale della Coppa Davis 2020, ha avuto l’ok da parte del Governo ma venerdì e sabato prossimi sarà a porte chiuse, per cui la Federtennis ha deciso il rimborso dei biglietti a quanti avevano già acquistato i tagliandi. La Davis al tempo del coronavirus parte da qui ma non si ferma qui: le due delegazioni saranno ben separate. Giornalisti e tennisti italiani da una parte, giornalisti e tennisti coreani addirittura in altro edificio (scolastico, laddove si sono rivoltate le mamme dei bambini frequentanti la scuola che li ospitano): due sale stampa divise in virtù del fatto che Italia e Corea del Sud, dopo la Cina, sono tra i paesi più colpiti da questa pandemia. E poi sarà obbligatorio evitare che i raccattapalle porgano ai giocatori gli asciugamani per detergere il sudore. Sarà, dunque, compito diretto ed esclusivo del tennista di turno gestire il proprio telo, che in caso di necessità, dovrà portare con sé poggiandolo a fondo campo.  Insomma, ci si vedrà regolarmente in campo (ad un metro di distanza?) con Fognini, 11 del mondo e (presumibilmente) Sonego (46) singolaristi favoriti su Mager (79) e Travaglia (86), mentre il doppio Fognini-Bolelli è la più semplice combinazione. Il sud-coreano Hee Sung Chung ha invece optato per una squadra di seconde scelte, ovvero Ji Sung Nam (238 in singolare e 103 in doppio), Duckhee Lee (251), Yunseong Chung (312 e 283),  Min-Kyu Song (983 e 113), Hong Chung (1.326 e 753). Intanto è passato sotto traccia il “no” alla Nazionale del 18enne emergente Sinner, consigliato dal guru Piatti a sacrificare la maglia azzurra per giocare i tornei sul cemento americano. Si può parlare di “caso Sinner”? Ha confermato il cittì Barazzutti: “Siamo tutti contenti che Jannik (Sinner, ndr) sia in entrato in tabellone al “1000” di Indian Wells. Non è qui semplicemente perché il suo coach Riccardo Piatti ha preferito come programmazione portarlo a giocare il challenger di Indian Wells in preparazione al Masters 1000. Io ho chiesto di convocarlo ma i suoi programmi per il momento non coincidono con quelli della Coppa Davis. Una decisione che io e tutta la Federazione rispettiamo naturalmente. Non manca solo Sinner ma anche Matteo Berrettini, alle prese con problemi fisici, ed è una mancanza pesante”. Manca anche Seppi, se per questo. Però, tornando al giovane Sinner, Piatti è uno che non ha mai troppo flirtato con la Federazione, basti ricordare quando allenava Furlan e Caratti. Ma i tempi sono cambiati, una volta volavano squalifiche e indignazioni per non immolarsi per la Patria, ora si tende alla compassione e al buonismo. Come cantava la Mannoia, come si cambia per non morire…

Andrea Curti