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E’ morto Allan Holdsworth, uno dei più importanti chitarristi jazz-rock.La sua chitarra, grazie all’uso di tecniche innovative, era paragonabile ad un’orchestra.Allan Holdsworth è considerato il papà della fusion, lo stile musicale che coniuga gli stilemi del jazz con la strumentazione elettrica tipica del rock.Allan è stato un pioniere nell’uso della chitarra sintetizzata, proseguendo nel corso degli anni fino a raggiungere confini musicali sperimentando nuove soluzioni tecniche, imitate poi da molti chitarristi.

Nato nel 1946 a Bradford in Inghilterra, Holdsworth ha iniziato a suonare fin da piccolo il violino, per poi passare alla chitarra,negli anni Settanta collabora con alcuni tra i gruppi più rappresentativi del rock progressive inglese, come i Gong e i Soft Machine, e con strumentisti del calibro di Tony Williams e Jean Luc Ponty.Tra i suoi dischi più ispirati ricordiamo Metal Fatigue del 1985, Not too soon del 1996, The sixteen men of train del 1999 e Against the clock del 2005.La rivista Musician ha inserito Holdsworth al vertice dei «100 più grandi chitarristi di tutti i tempi». Entrato a far parte della Hall of Fame della rivista Guitar Player, Holdsworth ha vinto cinque volte la classifica stilata dai loro lettori.

Maurizio Martinelli