La procura Figc guidata da Giuseppe Pecoraro – apprende l’ANSA -, venuta a conoscenza delle frasi di Claudio Ranieri su Lazio-Inter del 2010, ha subito chiesto il video della conferenza per una analisi disciplinare del caso. “E’ probabile – spiega una fonte qualificata – che una decisione sulla formalizzazione di un procedimento nei confronti del tecnico romanista verrà presa dopo una valutazione completa e quindi dopo le gare di questo turno di campionato”
Cosa ha detto Ranieri – “Si riparla di una situazione simile perché ora c’è l’Atalanta in corsa per la Champions League? A me non interessa, a queste cose ci deve pensare la Lega. Io penso a giocare, ad allenare. Sono sempre stato una persona leale, e questo per me è importante” conclude Ranieri. Il tecnico non ha dimenticato quanto accaduto nove anni fa quando sugli spalti dell’Olimpico i tifosi biancocelesti mostrarono lo striscione ‘Oh Nooo’ dopo la sconfitta con l’Inter, rivale scudetto della sua Roma. La Curva Nord biancoceleste chiese in sostanza alla propria squadra di ‘scansarsi’ per favorire il cammino dei nerazzurri, “e così è stato, così fu” sottolinea il tecnico della Roma a Trigoria”.
LAZIO, PARLA DIACONALE – Ai microfoni di Lazio Style Radio, Arturo Diaconale – portavoce della società sportiva Lazio – è intervenuto per commentare la domanda posta a Ranieri, mister romanista, in conferenza stampa: “Io credo che su questa conferenza stampa e sulle dichiarazioni di Ranieri debba intervenire la Lega. Le affermazioni sono gravi e pesanti e nascono dalla confusione tra tifoso e tesserato: il tifoso può fare e pensare quello che crede, un tesserato invece è una persona che ha un ruolo di responsabilità. Le dichiarazioni di un tesserato, soprattutto quando così gravi, devono essere almeno suffragate da delle prove. Altrimenti diventano offensive nei confronti di una società, come la Lazio, che queste cose non le merita. Alcuni tifosi biancocelesti ultimamente hanno detto che la Roma ha avuto vita facile nelle ultime due di campionato, ma nessuno della società Lazio si sognerebbe di dire una cosa del genere”.
TIFOSI E TESSERATI – “L’allenatore della Roma non può mischiare due ruoli, così ha fatto dichiarazioni da tifoso e non da dirigente responsabile. È una cosa di cui si deve occupare la Lega, la Lazio non può accettare di ricevere offese che non merita. I biancocelesti domenica metteranno tutto il loro impegno, nessuno deve dubitarlo, non rinunciamo a nulla e ci battiamo con la massima determinazione. Noi faremo la nostra parte, loro facciano la loro. Questo campionato non si merita di avere di avere i pozzi avvelenati in questo modo, la Lazio non ha nessun interesse ad aprire polemiche con la Roma. Così però si aprono dei contenziosi e tensioni tra tifosi che possono rovinare tutto il torneo. Bisogna fare un appello al buon senso e al senso di responsabilità, la gente esperta dovrebbe evitare di compiere errori di questo tipo, serve più attenzione. Noi non avveleniamo niente, ma vogliamo difendere le nostre posizioni legittimamente”.
Anche Stefano De Martino, dopo Arturo Diaconale, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 in merito alle dichiarazioni di Ranieri e non solo. Ecco le sue parole: “Dobbiamo intervenire qui in radio per rispondere alle parole di Ranieri. Perché non arrivano dal tifoso, che comunque non ci interessa, ma da un tesserato: è grave e quest’intervento andrà pesato. È grave perché ricordo che ci fu un procedimento per la questione legata alla gara Lazio-Inter del 2010. Il tema fu trattato anche se si parlava sulla base di voci. La questione, infatti, non ha avuto seguito da nessuno svolgimento. Spesso dall’altra parte si confondono i ruoli tra tifosi e tesserati. Non si può parlare di sfottò questa volta. Questi contenuti saranno girati a chi di competenza, ma è giusto sottolineare quest’evento. Il resto spetta a chi deve decidere sulle dichiarazioni di un tesserato. I calciatori della Lazio hanno chiaramente detto di credere nella Champions League. Chi raggiungerà le posizioni europee le conseguirà con merito. Non abbiamo mai alimentato dubbi anche quando siamo stati penalizzati, il nostro è un altro stile. Dall’altra parte invece arrivano attacchi simili che non hanno né capo né coda. Siamo tutti molto tranquilli perché la storia ci insegna chi siamo”.
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