Matteo Corona
La Roma si aggiudica la Mabel Green Cup battendo il Real Madrid ai calci di rigori 7-6. La squadra di Fonseca è coraggiosa e fluida nella manovra, mentre gli spagnoli si accendono soprattutto grazie ai singoli. In generale, entrambe le squadre, fanno emergere lacune difensive, sia in fase di marcatura, sia in fase di posizione. Alla fine, alla lotteria, decisivo l’errore di Marcelo. I blancos, dopo varie avanzare giallorosse, la sbloccano proprio con il terzino brasiliano su assist prelibato di Modric. La Roma mostra carattere e, al culmine di un gran guizzo di Zaniolo, Perotti pareggia. Gli spagnoli passano ancora con Casemiro, ma Dzeko risponde subito con un centro da attaccante vero. Ad un’intensità notevole e a ritmi alti nei primi 45′, sussegue una ripresa movimentata ma con meno brio, complice la stanchezza. Da evidenziare la prova di Edin Dzeko, probabilmente l’ultima in maglia giallorossa. Un gol, ma soprattutto un lavoro più che funzionale per i suoi compagni. Senza dubbio, una delle punte più complete al mondo. Va comunque elogiata – seppur la stagione ancora debba iniziare ufficialmente – l’impronta del tecnico: una squadra offensiva che ama il fraseggio, ora sarà importante limare i dettagli.
Le scelte Fonseca propone subito il suo 4-2-3-1, ovviamente, tra i pali, c’è Pau Lopez. La retroguardia è formata da Florenzi, Fazio, Juan Jesus e Kolarov. Mediana tutta italiana con Pellegrini e Cristante, mentre sulla trequarti agisce Zaniolo con Under e Perotti esterni. Davanti c’è Edin Dzeko. Zidane, invece, in vista del Celta Vigo, effettua le prove di “cambiamento”. Il francese opta sul 3-5-2, una variazione significativa per i blancos. A protezione di Courtois agiscono Nacho, Varane e Militao. La zona nevralgica è affidata a Modric, Casemiro e a Valverde, con Carvajal e Marcelo sugli esterni. Hazard e Benzema formano il tandem d’attacco.
Roma pimpante Pronti e via. La Roma ha subito una colossale occasione con Pellegrini che, da posizione eccelsa, non spedisce il rete il pallone dopo il tentativo di Dzeko. Il Real Madrid risponde immediatamente con Valverde, Pau Lopez è sontuoso nell’intervento ma Fabbri fischia comunque fuorigioco del giovane ’98. Non finisce qui. Dzeko si libera egregiamente della marcatura a centrocampo, inventandosi un passaggio delizioso per Under, l’esterno di prima colpisce la traversa. I giallorossi ci sono, eccome. Under semina il panico sulla propria corsia e serve Dzeko al centro dell’area che, come al solito, realizza una perfetta sponda per Zaniolo. Il tiro del giovane è centrale. Il cigno bosniaco gioca a livelli alti, muovendosi su tutto il fronte offensivo. Perotti conclude violentemente da fuori, Courtois è attento. Le merengues si fanno rivedere con Casemiro, la sua esecuzione finisce fuori non di molto.
A viso aperto I capitolini tengono bene il campo, gestendo sapientemente la forza madridista. Nonostante una partenza non propriamente brillante, gli uomini di Zidane la sbloccano all’improvviso. Modric disegna un filtrante semplicemente perfetto, Marcelo riceve e in un batter d’0cchio rientra sul destro, il piede “debole”, sfoderando una conclusione che non lascia scampo a Pau Lopez. Scintille spagnole, ma il posizionamento romanista è da rivedere. I padroni di casa reagiscono subito, rendendosi pericolosi con Dzeko e Perotti. Buono e propositivo lo sprint di Zaniolo su Militato. La Roma è sotto, ma la proposta di gioco è molto buona: vari fraseggi e molti cross, i giallorossi non riescono però ad incidere. Gli spagnoli mostrano qualche lacuna difensivamente, lasciando troppo spazio agli avversari. Zaniolo, in grande spolvero, si prende sulle spalle la squadra: guizzo d’alta scuola su Nacho, accelerata sulla fascia e pallone per Perotti che non può fallire. La Roma pareggia i conti, meritatamente. Sulla cresta dell’onda, è ancora Dzeko a mettere i brividi. A passare in vantaggio sono nuovamente gli spagnoli. Casemiro sfrutta il traversone di Marcelo, staccando su Kolarov, colpevole nel seguire il centrocampista brasiliano. Neanche il tempo di festeggiare, che Dzeko realizza il 2-2, assist di Under che taglia la difesa ballerina del Madrid.
Match bloccato Zidane, nella ripresa, effettua subito due cambi: dentro la qualità, ovvero Vinicius e Jovic, fuori Valverde e Nacho. I blancos vengono ridisegnati: 4-4-2 con Hazard che va a fare l’esterno. Più organizzati e fluidi nella manovra gli spagnoli ad inizio secondo tempo. Ritmi più blandi rispetto alla prima frazione. Zidane mescola ancora e fa entrare Odriozola, Kroos e Bale. Fonseca invece sostituisce Pellegrini e Florenzi – applaudittismi dalla Curva Sud – ed entrano Diawara e Spinazzola. Vari ribaltamenti di fronte e contropiede, i portieri di entrambe le compagini rispondono sempre presenti. Vinicius quando mette la marcia sull’acceleratore fa paura, ma la difesa romanista tiene botta. Anche Zaniolo cerca di dare buon seguito a quanto fatto vedere. I giallorossi sviluppano bene il gioco sulla destra, Dzeko ha un’importante occasione ma spedisce fuori. Esce Perotti, entra Kluivert. La partita non si smuove, allora arriva anche il turno di Isco. Fuori anche Dzeko e Zaniolo, dentro Antonucci e Schick. I molti cambi danno nuova linfa, non a caso aumentano le azioni. Jovic tira da ottima posizione, Pau Lopez si oppone. Il portiere è molto attento anche sulla conclusione di Vinicius. I romanisti sciupano un contropiede con Kluivert, ma fa altrettanto il Real: Isco lancia deliziosamente Bale che non inquadra la porta. I cambi non portano gli effetti desiderati, il match non si sblocca e la partita va alla lotteria dei calci di rigore. Bale prima, Antonucci poi, mettono gli ultimi brividi in pieno recupero.
Rigori Kolarov (gol), Kroos (gol), Under (gol), Isco (gol), Antonucci (gol), Bale (gol), Cristante (gol), Modric (gol), Spinazzola (gol), Marcelo (sbagliato)
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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