14923873_1368598443152949_1200859630_oROMA- Serve la classe e la personalità per vincere la partita. Inzaghi l’ha capito dopo aver incassato i due gol del pareggio del Genoa. La Lazio forte dell’uno-due di Dijorjevic e Hoedt gioca sul velluto probabilmente troppo sicura del doppio vantaggio, buono per passare il turno tranquillamente. Un errore che spesso le squadre commettono sul 2 a 0 convinte di poter gestire tranquillamente la gara. Ma son bastati i gol di Pinilla e Pandev a ridare vigore e voglia ai grifoni convinti a quel punto di poter espugnare l’Olimpico.  Le sbandate biancocelesti ed il rigore fallito da Felipe Anderson incutono paura e preoccupazione ad Inzaghi che corre immediatamente ai ripari inserendo velocemente Immobile e Milinkovic, due titolari di peso soprattutto sotto porta. La scelta del tecnico appare azzeccata, la gara cambia radicalmente, la Lazio non ha più paura, alza il ritmo dell’incontro e schiaccia la difesa rossoblu nella propria area di rigore e nei pressi della stessa. Milinkovic anche stavolta non perdona ma non di testa come gli capita spesso ma di destro, secco, che manda il pallone alle spalle del numero uno genoano. Poi è il turno di Immobile a piazzare il tiro preciso alla sinistra dell’estremo difensore ligure. Termina 4 a 2 per i ragazzi d’Inzaghi, passa la paura e la Lazio si qualifica. Ora in coppa l’aspetta l’Inter in una gara dal forte sapore di rivincita dopo la pesante sconfitta rimediata in campionato.

Mauro Cedrone