ROMA – Vince la Juve 2 a 1 ribaltando il risultato costruito fino al 58esimo da una Lazio maestosa e padrona del campo e per nulla timorosa del blasonato avversario. Una Lazio però che anche stavolta non riesce a reggere l’urto dell’avversario fino alla fine. L’autogol di Emre Can illude tutti ma evidentemente la Juve ha sette vite soprattutto quando fa entrare Bernardeschi e Cancelo protagonisti con il rigorista Ronaldo della 19esima vittoria bianconera. Eppure Inzaghi aveva timore dei primi venti minuti della gara dove solitamente la Juve alza il ritmo e costringe l’avversario a difendersi. Timore decisamente svanito perchè è la Lazio a mettere più volte in difficolta’ i bianconeri e non soltanto nei primi 15/20 minuti. La Juve praticamente non è mai pericolosa perchè la Lazio la costringe spesso nella sua metà campo. Il tridente offensivo bianconero composto da Douglas Costa, Dybala e Ronaldo ha vita difficile per tutti i 45 minuti iniziali segnalandosi solo al 36° con l’unico affondo di Douglas Costa che lascia sul posto Bastos, impeccabile fino a quel momento, ma prontamente respinto da Strakosha. E’ la Lazio a dettare le danze sin da primo minuto. Inzaghi non scantona dal suo solito atteggiamento tattico. Il 3-5-2 stavolta, un pò per necessità e un pò per scelta, è composto da Bastos, Wallace e Radu, a centrocampo Parolo, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto e Lulic, mentre in attacco ci pensano Immobile e Correa a dar fastidio ripetutamente alla difesa bianconera. La Juve deve far a meno di alcuni titolari ma come al solito mette paura dall’alto dei suoi 56 punti frutto di 18 vittorie e due pareggi. L’arbitro Guida non deve fischiare molto proprio perchè il possesso palla dei biancocelesti è limpido ed i giocatori non sembrano per nulla fallosi. Il primo tempo è totalmente appannaggio della Lazio che lascia poco o nulla all’avversario che soffre la velocità e le trame dei biancocelesti. Le incursioni di Immobile e compagni si susseguono con una frequenza impressionante al punto che solo al 25esimo ed al 36esimo lascia le sole  manovre pericolose dei bianconeri, poi è tutta Lazio con occasioni importanti di Parolo, di Immobile, di Luis Alberto e alcune parate decisive di Szcesny. Al termine del primo tempo è la Lazio a contare le tante occasioni per andare in gol dopo 45 minuti sontuosi e assolutamente positivi che promettono una seconda parte di gioco di alto livello  e probabilmente di marca biancoceleste. Ed invece già al secondo “pronti via” cambia il vento perchè è la Juve che accelera ed inizia a macinare chilometri ed accelerazioni. La Juve appare più determinata perchè ha più possesso palla e da più continuità alla manovra ma è sempre la Lazio nei capovolgimenti di fronte a mettere paura ai bianconeri. Al 58esimo arriva il gol della Lazio per un autogol di Emre Can dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Gol assolutamente meritato per tutto quello che è stato fatto fin li da Milinkovic e compagni. Ma il volto della partita cambia repentinamente per l’intuizione di Allegri che inserisce prima Bernardeschi e poi Cancelo pronti a stravolgere  il corso dell’incontro, nonostante un’occasione clamorosa fallita da Immobile. La Juve con i nuovi costringe spesso la Lazio nella propria metà campo. Il gol bianconero arriva inevitabile: al 73esimo Bernardeschi salta Bastos sull’out di sinistra il cross è per Dybala che spara in porta ma trova la respinta di Strakosha che manda sfortunatamente il pallone sui piedi di Cancelo lesto a metterlo in porta. Pareggio della Juve e doccia fredda per la Lazio che annaspa sulle ripartenze bianconere. Ed è proprio da una di queste che scaturisce il secondo gol della Juve realizzato da Cristiano Ronaldo su rigore (tra l’altro dubbio per la posizione di Cancelo in fuorigioco prima di essere strattonato da Lulic), è l’86esimo e la partita praticamente termina li anche se alla Juve capita un’altra occasione clamorosa non sfruttata da Bernardeschi e Cancelo. Due a uno e la Juve esce vittoriosa dal campo lasciando tanto amaro in bocca ai 50 mila tifosi biancocelesti dell’Olimpico e zucchero sulla lingua dei tifosi bianconeri. La beffa del due a uno cancella quanto di buono fatto per gran parte dell’incontro da parte della Lazio che decreta, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la superiorità di tutte le big al cospetto della Lazio che evidenzia ancora una volta la pochezza di un’organico non all’altezza delle più forti. Probabilmente questa gara sancisce definitivamente la differenza sostanziale tra la squadra biancoceleste e le altre che lottano per i primi quattro posti. Mancando ancora qualche giorno alla chiusura del mercato sarebbe opportuno che la dirigenza guardasse con attenzione l’attuale classifica che relega la Lazio piuttosto lontano dall’obiettivo del quarto posto. E proprio a tal proposito durante il primo tempo del match contro la Juventus, la curva Nord si espone chiedendo alla dirigenza biancoceleste di intervenire sul mercato. “Basta con gli alibi delle cessioni, per la Coppa ci servono i Campioni”: recita lo striscione esposto dai tifosi biancocelesti.

MAURO CEDRONE