LAZIO – VICENZA 3 -2.

13° LAZZARI, 21° IERARDI, 25° GORI, 44° LUIS ALBERTO, 60° LUIS ALBERTO

 

La Lazio saluta Auronzo con una bella vittoria, almeno nel risultato. Per l’ultima amichevole nel ritiro precampionato la squadra di Inzaghi indossando la maglia canonica, quella celeste contro il Vicenza di mister Di Carlo allenatore del club salito quest’anno in serie B. Inzaghi senza i nazionali mette comunque in campo un’undici di buon livello contro una squadra coriacea e gia’ avanti di preparazione. Bastano infatti due gol di Luis Alberto ed una rete poco dopo l’inizio del match di Lazzari a dare un senso alla gara di chiusura contro i veneti. Al pronti via ci pensa Reina in due occasioni a salvare la porta biancoceleste con due parate portentose, evitenziando semmai ce ne fosse ancora bisogno che il titolare per la maglia numero uno sara’ l’ex portiere del Liverpool, Napoli, Bayern ecceccecc. Dunque un match che parte con qualche brivido anche per qualche errore di Vavro dimenticati dall’uno a zero per opera di Lazzari dopo un fulminante contropiede di Correa. Il vantaggio non scoraggia però il Vicenza che nel giro di 4/5 minuti, al 21esimo ed al 25esimo, ribalta il risultato con Ieraldi servito da Giacomelli e da Vincenzo Gori lesto ad infilare l’incolpevole Reina. La reazione della Lazio non si fa aspettare. E’ Escalante a fiondare nella porta avversaria costringendo Grandi ad una grande parata. Tutto questo prima del palo centrato a porta spalancata da Caicedo su cross di Lazzari. Il pareggio della Lazio arriva dopo schermaglie a centrocampo ed affondi in attacco di Caicedo falciato in area di rigore al 44esimo. Penalty sacrosanto trasformato dal solito Luis Alberto. Due a due e tutti negli spogliatoi al termine dei 45 minuti. Scontati i cambi per il secondo tempo. Inzaghi manda in campo Lukaku, Patric, Akpa Akpro al posto rispettivamente di Kiyine, Vavro e Correa e poi anche Bastos per Radu ed il giovane e promettente Raul Moro per Caicedo. Al 60esimo il gol della vittoria sempre di Luis Alberto autentico match-winner dell’amichevole che mette fine al ritiro biancoceleste. Un ritiro che ha evidenziato la mancanza di nuovi giocatori di spessore per affrontare una stagione dura e particolarmente difficile. Dal mercato si aspettano inevitabilmente almeno altri tre/quattro giocatori di livello, di alto livello per disputare Champions League, Campionato e Coppa Italia senza enormi patemi d’animo, paure che invece serpeggiano ancora anche dopo il ritiro di Auronzo dove si attendevano Muriqi e Fares ed altri giocatori importanti per migliorare tutti i reparti dell’undici biancoceleste. Speranze che per ora restano tali in attesa di nomi altisonanti come auspicato da Inzaghi e da tutti i tifosi piuttosto preoccupati dalla atavica lentezza nel definire le trattative da chiudere e altre da aprire.

MAURO CEDRONE