Il corpo elettorale è estremamente irrequieto

 

Il fermento politico della piazza esprime oggi le Sardine. In passato il Popolo Viola, i Girotondi, il tentativo di coesione a sinistra (fallito) di Pisapia. Tutti movimenti di piazza, non troppo dissimili dal Movimento Cinque Stelle, l’unico che  si è dato strutturazione politica salvo dimostrare la propria immaturità in questi mesi con una raffica di defezioni. Passeranno anche le Sardine? L’interrogativo è prematuro ma una notazione si rende evidente. La Sinistra tutta è solidale con questa aggregazione anti-Salvini anche se puerilmente non si rende conto di un fenomeno sostitutivo. La già scarsa base elettorale di Sinistra Italiana, Leu, Verdi e quel che resta di Rifondazione Comunista è ulteriormente eroso dal consenso per le Sardine e dunque, manifestando la sinergia di piazza, è come se decretasse la propria inutilità andando incontro a una programmata eutanasia. Sinistra esangue che non guarda più al sindacato come un’avanguardia motivazionale come quando Coalizione Sociale proponeva un nuovo blocco politico con l’adesione della società civile (Libera tra l’altro). Mentre in Francia il sindacato è all’avanguardia per decretare con un secco no il fallimento della riforma delle pensioni di Macron quello italiano non può far appello alla memoria del confronto perché dovrebbe ricordarsi di aver proclamato solo  tre ore di sciopero simbolico quando già la pesante riforma Fornero era a regime, mettendo in crisi centinaia di migliaia di lavoratori. Episodio ricordabile con un senso di vergogna rispetto a ben altre nazioni condotte storicamente da Di Vittorio o Carniti. L’elettore italiano è volubile, abituato alle girandole. Ha visto transitare 45 governi dalla fine delle seconda guerra mondiale in avanti. Vaccinato ai cambiamenti, scettico ma non passivo. I sondaggi attribuiscono alle Sardine un 15% di voto potenziale ma il trasformarsi in partito potrebbe anche significare la morta di un’esperienza e la nascita di un qualcosa di diverso. Un partito come tutti gli altri?

DANIELE POTO