DAL 23 FEBBRAIO IN LIBRERIA
LO SPORT TRADITO RIABILITA
LA PERDUTA ETICA DELLO SPORT
Il 23 febbraio sarà disponibile in tutte le librerie italiane e sulle principali piattaforme editoriali (Amazon, Feltrinelli, Ibs) un manuale sullo sport che documenta con la narrazione di 37 storie altrettanti tradimenti della corretta interpretazione dello sport. Ne “Lo sport tradito” di Daniele Poto (204 pagina, Abele editore) si riabilita il fair play stravolto dalla pratica del doping, dalla manipolazione sui risultati delle partite (match fixing), dai brogli regolamentari (un esempio il salto truccato di Giovanni Evangelisti nei mondiali di atletica 1987). Una contraffazione polivalente che abbraccia un po’ tutti gli sport. Dal calcio dell’esasperato professionismo all’apparente dilettantismo degli scacchi. Si racconta una storia che si appella alla memoria di quando non ha vinto il migliore. Persino nell’aggiudicazione dei grandi eventi dopo la geopolitica commerciale la fa da padrone costringendo le squadre italiane di football a disputare la SuperCoppa in Arabia Saudita o assistendo all’incetta di grandi manifestazione aggiudicate al Qatar. Un libro che è rivolto agli sportivi e non ai tifosi cercando una responsabilità critica sui profondi cambiamenti a cui è andato incontro l’agonismo in tutte le sue forme. Storie di vita e di morte, ricordando la tragica parabola di Pantani ma anche il mito sbriciolato di Armstrong depennato per dei sette successi al Tour de France, frutto di una costante e sistematica pratica dopante. Daniele Poto con questo testo persegue un costante lavoro sulla legalità scandito da “Le mafie nel pallone”, “Azzardopoli” e “Italia diseguale”. Una proposta che meriterebbe attenzione nel mondo della scuola come approfondito momento di riflessione.
M.G.
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