I vari leader politici sono arrivati a Roma per guidare i propri partiti ed avere un
confronto costruttivo con il Presidente incaricato Draghi. Incertezza è la parola
d’ordine a Palazzo Chigi

Mario Draghi, Presidente del Consiglio incaricato dal capo dello Stato Sergio Mattarella,
ha dato il via alle consultazioni nella giornata di ieri giovedì 4 febbraio. La Camera dei
Deputati il luogo degli incontri, che l’ex numero uno della BCE terrà con le varie forze
politiche e che si concluderanno nella giornata di domani sabato 6 febbraio. Oggi, venerdì
5 febbraio, è il turno delle Autonomie, Leu, Italia Viva e Psi. Nel pomeriggio si
presenteranno invece Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e PD.
I vari partiti hanno come obiettivo comune quello di guidare il Paese in modo sano e
costruttivo e di fronteggiare in primis l’emergenza sanitaria ma anche di organizzare nel
migliore dei modi i fondi che arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo c’è bisogno di
coesione e unità. Due principi che ieri fuori da Palazzo Chigi, ha espresso il Premier
uscente Giuseppe Conte che pensa che i problemi attuali dell’Italia non possano essere
affrontati da un governo tecnico.
L’avvocato pugliese ha come obiettivo rimanere nella capitale e cercare di ricompattare il
M5S al momento in crisi: “Mi rivolgo agli amici Movimento, io ci sono e ci sarò”. Conte
nelle ultime ore è stato anche indicato come l’ostacolo principale al lavoro che andrà a
svolgere Draghi. L’ex Presidente ha risposto così alle critiche: “Chi mi descrive ostacolo
alla formazione della nuova esperienza di governo non mi conosce, o forse parla in
malafede. I sabotatori cerchiamoli altrove”.
Nel frattempo il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, sta giungendo a Roma per
incontrare Draghi al quale vuole dare la fiducia. In questo senso c’è disponibilità anche da
parte del PD che è molto teso nei confronti di Renzi e della sua Iv. La Lega chiude ad una
possibile alleanza con Grillo che si trova a Roma come Casaleggio. Giorgia Meloni di
Fratelli d’Italia continua a rimanere nella propria posizione: il voto era ed è l’unica opzione
da considerare.

SARA ORLANDINI