MIA MARTINI: FRA GENIO E UMANITÀ, LA VITA DELLA CANTANTE 

Mia Martini è un simbolo fondamentale nel panorama della musica italiana; talento, sensibilità e fragilità l’hanno resa un’icona immortale 

Mia Martini è stata una delle massime esponenti femminili della musica italiana. La sua vita fu caratterizzata da una forte passione per il canto che la portò a consacrarsi nell’olimpo delle maggiori rappresentati della musica leggera. Con la sua voce così intrisa di passione e molto spesso di dolore (come testimoniano alcuni testi del suo repertorio), ottenne grande successo e consenso tra il pubblico. Mia Martini morì il 12 maggio 1995. Nacque a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947 da una famiglia umile, seconda di quattro figlie e da sempre dotata di un talento naturale per il canto, quando divenne più grande convinse la madre ad accompagnarla ad alcuni provini a Milano. All’inizio degli anni ’60 conosce il produttore Carlo Alberto Rossi che decide di lanciarla con il brano “Ombrello blu” e con il nome Mimì Bertè. L’anno successivo incise il suo primo 45 giri con l’etichetta CAR Juke Box. I primi anni nel mondo musicale però non furono affatto semplici e la cantante non riuscì ad ottenere grande successo. Nel 1969 poi venne arrestata in Sardegna per il possesso di una sigaretta di marijuana: sconterà quattro mesi in carcere e rimarrà molto segnata da questa esperienza. Il grande successo arrivò nel 1970 dopo l’incontro con Alberigo Crocetta fondatore del famoso Piper di Roma e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal. Sarà proprio Crocetta a battezzarla con il nome d’arte Mia Martini (Mia perchè la cantante era una grande ammiratrice dell’attrice Mia Farrow e Martini perchè era una delle parole italiane all’epoca più diffuse all’estero). Nel 1971 esce l’album “Padre Davvero” che la porterà alla ribalta; il disco è anche considerato uno dei maggiori lavori nella musica italiana, mai realizzati. La carriera di Mia Martini prosegue a gonfie vele e il pubblico la acclama: “Piccolo Uomo”, “Minuetto” e “Dove il cielo va a finire” sono solo alcuni dei suoi più grandi successi. Negli anni ’70 la cantante divenne conosciuta anche in Europa e nel mondo. Gli anni ’80 segnarono un periodo buio per Mia Martini che si ritirò dalle scene a causa di alcune maldicenze che le resero davvero difficile lavorare. Tornò sul palco nel 1989 quando al Festival di San Remo presentò la canzone “Almeno tu nell’universo” vincendo il premio della critica ed entrando nel cuore delle persone. Gli anni ’90 sono segnati dalle diverse partecipazioni al Festival di San Remo con i brani “Gli uomini non cambiano” (1992) e “Stiamo come Stiamo” (1993). La morte di Mia Martini fu così improvvisa che sconvolse tutti. Nel 1995 a soli 47 anni, venne ritrovata senza vita nel suo appartamento a Cardano al Campo (Varese); l’autopsia dichiarò che la cantante morì a causa di un’overdose di stupefacenti. Mia Martini con la sua voce, con le sue canzoni e i suoi brani ha lasciato un profondo segno nella musica italiana che le sarà per sempre grata. 

SARA ORLANDINI