monchi4ROMA-In Spagna è considerato il miglior direttore sportivo,perché ha scelto di venire proprio a Roma?
“Non mi ritengo il miglior direttore sportivo al mondo. Mi considero una persona fortunata. È vero,avevo altre offerte ma ho subito avuto le idee molto chiare. Per me è stata molto dura lasciare Siviglia. Non ricominceremo da zero. Sabatini e Massara hanno fatto molto bene. Ci sono margini di crescita per questa squadra. Bisogna ripartire dalla base. Sarò me stesso”.
 
Il futuro dipende anche dal presente? Cosa dirà alla squadra ora che mancano solo quattro giornate al termine del Campionato?
“Non avrò molto tempo a cui dedicarmi. Penserò più al futuro che al presente. Ci giochiamo l’accesso diretto alla Champions League. Sono a disposizione di tutti. Dal presente costruiremo poi il futuro”.
 
La Juventus si appresta a vincere il sesto Scudetto di fila. Per ridurre questo distacco,serviranno pochi ritocchi o una rivoluzione?
“Sono concentrato già sul futuro ma mi preoccupo anche del presente. Sono sempre stato molto ambizioso. Non è né facile,né impossibile ridurre questo divario. Bisogna lavorare molto”.
 
Nell’ultima partita era presente allo Stadio. Sul caso Muntari è intervenuto l’Onu. Nel Derby si sono sentiti degli ululati rivolti a Rudiger. È così anche in Spagna?
“È un tema che mi preoccupa questo. In Spagna si sta gestendo bene questo tema perché collaborano tutti. Bisogna collaborare anche in Italia. Si può e si deve fare qualcosa. Rudiger sta soffrendo e non è l’unico. Bisogna denunciare questi episodi”.
 
A Roma si è vinto poco,cosa si può cambiare?
“Non esiste un segreto o una formula magica. Non esistono squadre uguali per tante cose. Ognuno ha la sua storia. Il lavoro non è solo acquistare un giocatore,è molto di più. Serve collaborazione. Il messaggio che lancio è che i sogni dei tifosi devono essere realizzati. Bisogna unire tutti. Questo sarà il primo passo che verrà fatto”.
 
Inizia ad essere il periodo delle scelte sulla Roma e su Spalletti. Qual è l’opinione sul tecnico?
“La prima volta che sono stato contattato per venire qui ho pensato subito a Spalletti. Avevo voglia di lavorare con lui. Vedremo se ci riuscirò. Ci proverò”.
 
Visto che è chiamato a programmare il futuro,potrebbe concedere un altro anno di contratto per Totti nel caso in cui lo chiedesse? De Rossi rinnoverà?
“Sia Daniele che la Roma vogliono rinnovare. Oltre ad essere un grande calciatore,è anche un ragazzo fantastico. Su Totti sapevo che ci fosse un futuro da dirigente già dal prossimo anno. Totti è la Roma”.
 
Quanto ha influito la figura di Baldini nella scelta di venire alla Roma?
“Non so quanto abbia potuto incidere Baldini. A me ha influenzato la Roma. Con Baldini sono stato in contatto. Io mi sono innamorato della Roma,non di Baldini”.
 
C’è un piano di mercato per il secondo o il terzo posto?
“La Roma è una squadra ambiziosa da cima a fondo. Il denaro aiuta ma non è tutto. Porta prestigio il secondo posto”.
 
La strategia di mercato della Roma sarà come quella del Siviglia?
“Quella al Siviglia era una strategia necessaria. Può essere pericolosa. Cercheremo di lavorare con la strategia migliore affinché si possano raggiungere successi sportivi. Crede che io abbia lasciato il Siviglia per non vincere?”.
 
Esiste la parola incedibile? Esiste il processo di selezione di un giocatore?
“Esistono giocatori incedibili. Non sono qui per vendere fumo. La Roma analizzerà tutte le offerte che verranno fatte e le valuteremo. Nessuno è incedibile e nessuno è cedibile”.
 
Serviranno giocatori giovani alla Roma? Il primo rinforzo può essere Kessié?
“Mi piace molto lavorare e comprare giocatori giovani ma non è l’unico obiettivo questo. Servono giocatori forti e che hanno grande voglia di far bene. Kessié è un buon giocatore. La Roma lo sta seguendo e lo vuole. Siamo ancora agli inizi”.
Gabriele Matalone