ROMA-Il blues bianco portava il suo nome. Janis Joplin incarnava quello stile. La Texana aveva la capacità di trasferire in musica il malessere, il dolore, l’inquietudine, la rabbia e la disperazione del Delta. Le sue canzoni graffiavano ed erano urlate proprio per raccontare il male di vivere. Straordinaria nel trasmettere la malinconia ed i drammi della vita, uno sfogo continuo e non solo sul palco. Janis cantava il dolore e l’insoddisfazione ma cantava la vita (nonostante la droga) e non la finzione. Sembrava una donna forte e decisa ma in realtà era fragile, quella fragilità nascosta nelle note delle sue canzoni. Il suo era un blues fantastico meno scuro e nero della notte ma potente e drammatico come quello del Mississippi. Janis Joplin nasceva il 19 gennaio del 1943 a Port Arthur nel Texas ma ci ha lasciato il 4 ottobre del 1970 per una overdose in un albergo di Los Angeles. Janis straordinaria ed indimenticabile.
Mauro Cedrone
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