ROMA – Non è stata una giornata allegra per il rugby romano: le Fiamme Oro si sono spente a San Donà, la Lazio in casa ha ceduto di schianto ai neopromossi toscani dei Medicei. Due sconfitte che ridimensionano da una parte i sogni di gloria dei poliziotti capitolini, dall’altra le ambizioni di un campionato tranquillo da parte dei biancocelesti, sempre più invischiati nella lotta per non retrocedere. Le Fiamme Oro hanno perso un match che potevano portare a casa tranquillamente ma, in 5 minuti, tra il 60′ e il 65′, hanno subito dieci punti, prima la metà dell’ala Falsaperla e poi il drop del centro Bacchin. A poco è servito il calcio di Ambrosini nel recupero, cremisi ko con molti rimpianti. Anche la Lazio ha da recriminare sul risultato. Chiusa la prima frazione in vantaggio 13-10, i biancocelesti hanno subito quattro mete nella ripresa, vanificando la verve realizzativa di Ceballos dalla piazzola (per lui 6 su 6).

Per quanto concerne gli altri risultati della nona giornata, colpo del Valrugby in casa della capolista Petrarca Padova che cade dopo una lunga serie positiva che durava dallo scorso campionato. La squadra guidata da coach Manghi si è imposta 20-18 portandosi ad un punto dalla vetta della classifica guidata ancora dai Campioni d’Italia in carica. Intanto è bagarre sia in zona play-off che in zona retrocessione. Calvisano e Rovigo trovano due vittorie importanti con bonus, rispettivamente su Mogliano e Viadana, che le catapultano al terzo posto in coabitazione con le Fiamme Oro. Infondo alla classifica, oltre ai toscani, sorride anche il Verona che, battendo 20-15 il Valsugana, riapre la lotta salvezza portandosi ad una lunghezza dal decimo posto occupato dalla squadra di Montella.

Andrea Curti