I bilanci sono sempre provvisori ma, come hanno anche certificato i premi assegnati
dalla Gazzetta, il più letto giornale italiano, il 2020 si annuncia nel segno di nuovi e
freschi personaggi vincenti con un ventaglio di sport apprezzabilmente numerosi.
Nel tennis la rinascita è maschile perché accanto all’ombroso e incostante Fognini, si
palesano le personalità di Berrettini, l’unico italiano che sia riuscito a vincere un
match nella top eight mondiale e di Sinner, il miglior diciottenne sulla scena. Carichi
di promesse, di una squadra da Davis migliore di quella vista nell’edizione 2019 e per
un’infinità di ragioni. Il nuoto ha svelato la prorompente personalità della pugliese
Pilato che a 14 anni (l’età del boom della Calligaris) ha sbancato la rana
internazionale. Ironia della sorte nonostante primati e medaglie la Pilato è tutt’altro
che sicura di partecipare all’0limpiade perché la sua distanza (i 50) non è prevista dal
programma olimpica. Sui 100 lei non ha centrato il minimo e è in lista d’attesa
rispetto a due pretendenti azzurre più specialiste di lei in questa gara. In atletica
leggera attendiamo Tortu, unico finalista bianco nei 100 ai mondiali di Doha.
Probabilmente ha un futuro migliore sui 200, basta che se ne convinca. Il basket va a
scoprire per la qualificazione ai Giochi il talento dei nuovo ragazzi che affollano i
parquet. In particolare Mannion, Moretti Baldasso e il sedicenne Spagnolo. Materia
prima che a coprire i ritiri dall’azzurro di Hackett e Vitali e quelli probabili di Belinelli,
Gallinari, Melli, risucchiati dai doveri di appartenenza al professionismo americano.
C’è da sperare per Tokyo accogliendo la moderazione del presidente del Coni
Malagò. L’assenza della Russia spalanca svariate possibilità di podi in più. “Per i
Giochi mi accontenterei di una medaglia in più rispetto all’edizione precedente”.
Sottoscriviamo volentieri. Intanto lo sci registra il nuovo potere femminile delle
specialiste azzurra. E Brignone, Bassino, Delago quasi insidiano la popolarità della
Goggia.

DANIELE POTO