Ci voleva un miracolo sportivo per passare il turno e purtroppo non si è materializzato. Sia Fabio Fognini che Camila Giorgi devono salutare i sogni olimpici di una medaglia in quel di Tokyo ma, sotto un caldo rovente e una umidità tropicale, hanno dato davvero tutto per venire a capo dei loro più forti avversari. Fognini aveva di fronte il numero 2 del mondo, il russo Medvedev, che si esprime molto bene sul cemento, ed era partito male cedendo due servizi nella prima frazione. Poi però il ligure ha reagito alla grande nel secondo set: prima ha salvato due pericolose palle del 4-2 al russo, poi è andato a prendersi il break in un interminabile settimo gioco che lo ha proiettato sul 5-3, trasformato in 6/3 coi denti dopo aver di nuovo respinto l’assalto di Medvedev (era sotto 0-40 Fognini!). Doveva battere il ferro quando era caldo l’azzurro, e quelle tre palle-break in apertura di terza e decisiva frazione gridano vendetta. Perché il russo, scampato pericolo, ha ripreso a macinare gioco e il parziale di 16 punti ad uno lo ha lanciato verso un vantaggio incolmabile per il generoso Fognini, che tuttavia al settimo gioco ha avuto ancora tre chances per rientrare nel match ma non ne ha approfittato. Fognini lascia il torneo olimpico a testa alta e col rammarico di aver pescato troppo presto un mostro come il russo, visto che in competizione ci sono ancora giocatori alla sua portata (Khachanov, Humbert, Chardy, Carreno Busta). Anche la Giorgi ha dato tutto ma contro l’ucraina Svitolina, 6 del mondo e neo Signora Monfils, non ha saputo arginare la continuità di gioco della sua avversaria e l’ha sempre inseguita, complice anche i suoi numerosi errori non forzati. Da subito la Giorgi è stata in difficoltà cedendo due turni consecutivi di servizio ed ha provato, la marchigiana, la remontada da 1-5 recuperando tre giochi e annullando all’ucraina tre set-point. Ma al quarto la Signora Monfils ha portato a casa il primo set. Stessa storia nella seconda frazione: l’azzurra ha perso la battuta due volte, si è trovata sotto 1-4, ha recuperato un break ma al decimo gioco e al primo match-point, la Svitolina non ha tremato e si è qualificata per i quarti di finale. Finisce dunque l’avventura olimpica per i nostri tennisti e svanisce quella medaglia nel tennis che manca da Parigi 1924: era il torneo di Berrettini e un infortunio muscolare lo ha costretto a non partecipare. Ci si vede tra tre anni a Parigi…
Andrea Curti
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