Al Roland Garros i francesi si sono posti il divertente “problema”: “E se fosse l’anno di Fabio (Fognini, ndr)”? L’anno scorso Cecchinato arrivò in semifinale 40 anni dopo Barazzutti ma per sbancare Parigi bisogna andare indietro quasi all’età della pietra, Panatta 1976, ben 43 anni fa (intendiamoci, nel maschile perché nel 2010 fu la Schiavone a trionfare sotto la Tour Eiffel). Dopo Montecarlo, le attese dei francesi dunque sono un po’ quelle dei tifosi nostrani che si accontenterebbero dell’entrata del tennista ligure nella top-ten mondiale, adesso che è il terzo azzurro di tutti i tempi in classifica (4 Panatta, 7 Barazzutti e appunto 11 Fognini). Intanto il sorteggio del tabellone ha posizionato il Signor Pennetta nella parte alta insieme ad altri brutti clienti, tipo lo spagnolo Bautista Agut (ipotetico terzo turno), il tedesco Zverev (ipotetico ottavo di finale) e nientepopodimenoche il number one Djokovic nell’altrettanto ipotetico quarto di finale. E se vuole arrivare infondo li deve battere tutti, a cominciare dal Seppi, sceso al n.66 perché sul veloce l’altoatesino è altra cosa, suo avversario di primo turno in un derby tutto azzurro; il bilancio diretto è 5 pari ma Fognini si è aggiudicato le ultime quattro partite, l’ultima delle quali due anni or sono proprio nella capitale francese. Se c’è col fisico e con la mente non c’è match sulla terra, altrimenti la tenuta mentale di uno solido di testa come Seppi potrebbe far la differenza. Gli altri italiani stanno tutti nella parte bassa. A cominciare dal semifinalista 2018 Marco Cecchinato, 16 del seeding, che difende una caterva di punti (su cui ha costruito il suo best ranking di numero 16 del mondo). Il 26enne palermitano avrà al primo turno il quasi pensionato 37enne francese Mahut, sceso al numero 253 e per questo in tabellone grazie ad una wild-card, al suo ultimo Roland Garros (il 17esimo per l’esattezza); i due precedenti sono tutti per il transalpino ma quando Cecchinato non era ancora consapevole dalla sue forza, due suo essere giocatore di livello. Il siciliano, che quindi non dovrebbe aver problemi a passare il turno, è capitato in una parte di tabellone ostico, con giocatori scorbutici, a partire dal tedesco Kohlschreiber (ipotetico secondo turno) che lo ha battuto a Roma , l’argentino Schwartzman al terzo e King Roger, al secolo Federer, negli ottavi. Già, Federer. Tornato a Parigi dopo 3 anni di assenza, lo svizzero impatta subito contro il 23enne piemontese Sonego, in un match senza storia sulla carta (il numero 3 del mondo contro il 73, senza contare il palmares del rossocrociato) ma che potrebbe rivelare sorprese se Sonego lo tenesse in campo per parecchio tempo. E’ la tenuta fisica infatti il vero problema di Federer, il tennis dei tre set su cinque è un altro sport; anche se dovesse andar male, Sonego si consolerebbe con l’aver giocato contro una delle leggende del tennis mondiale (da raccontare ai nipotini) e di certo in un campo di prim’ordine, se non addirittura il Centrale. Nello spicchio di tabellone di Federer e Cecchinato compare anche il 23enne romano Berrettini, 32 del mondo e 30 del seeding, che incrocia le racchette del 33enne iberico Andujar, uno che non gioca da un mese e mezzo (finale persa a Marrakech) ma che sul rosso ha portato a casa due chalenger (Marbella e Alicante), segno che se in forma è un avversario assai ostico. Berrettini dovrà giocare come sa, gran servizio e botte di dritto, come se stesse sul veloce, perché si ha l’impressione che allungare gli scambi possa essere troppo rischioso e dispendioso in termini energetici. Sembra chiuso dal pronostico anche il 29enne pugliese Fabbiano, 98 del ranking, che se la vedrà con l’incostante croato Cilic, 13 del mondo (11 del seeding), comunque capace di raggiungere i quarti di finale nelle ultime due edizioni. Per Fabbiano vale il discorso inverso a quello di Berrettini: tenere in campo il suo avversario, facendolo piegare e stancare il più possibile, potrebbe essere un’arma letale. Nel femminile infine, sperando che dalle qualificazioni giungano buone nuove, al momento non compare nessuna italiana, avendo la Giorgi accusato di nuovo il perdurare dei problemi al polso destro e quindi ritiratasi dall’evento.

Andrea Curti