Andrea Acali

ROMA La Roma torna al successo battendo il Milan per 2 a 1 al termine di una partita combattuta. Una vittoria del cuore, del sacrificio e del grande impegno sul piano tattico. All’Olimpico si affrontavano due squadre alla disperata ricerca di una vittoria in uno scontro diretto per la corsa Champions. Per la Roma, reduce da due pareggi consecutivi in campionato e da quello amarissimo in Europa League con il Borussia grazie al rigore inventato allo scadere dall’arbitro Collum, formazione obbligata con l’unica novità di Perotti dall’inizio al posto dello squalificato Kluivert. Nel Milan, assente Bonaventura, Pioli preferisce Leao in attacco al posto del “pistolero” Piatek.
Più Milan che Roma in avvio nonostante un bel fraseggio con Dzeko che lancia Zaniolo sulla destra senza successo. Prima vera occasione con un tiro di Leao sull’esterno della rete mentre nella Roma troppi errori in fase di fraseggio e di impostazione. Dopo un gol annullato a Paquetà per evidente fuorigioco, i giallorossi replicano con un diagonale di Pastore servito di testa da Zaniolo ma il tiro finisce a lato di poco. La Roma prende coraggio, azione insistita iniziata da Veretout e rifinita dallo stesso francese per Kolarov, poi Pastore sradica il pallone dai piedi di Kessie ma il suo tiro finisce fuori di poco.
Scintille in area tra Musacchio e Dzeko, con il bosniaco che mette le mani al collo dell’argentino che  crolla a terra “fulminato”. Orsato richiama i due ma usa il buon senso e non adotta provvedimenti. Il Milan insiste: Calhanoglu impegna Pau Lopez con un rasoterra, una percussione di Kessie crea scompiglio in area giallorossa con Perotti che svirgola e manda in angolo, un tiro di Suso è bloccato a terra da Pau Lopez.
Improvvisamente la partita cambia. Donnarumma spedisce in angolo una fucilata da fuori di Zaniolo, e sul corner battuto da Veretout la spizza Mancini e Dzeko di testa da due passi, lasciato colpevolmente solo, manda la palla a sbattere sulla faccia inferiore della traversa per il vantaggio giallorosso. Poco dopo Donnarumma compie un autentico miracolo su Pastore lanciato da Perotti. La partita diventa più divertente con continui capovolgimenti di fronte. Ancora la difesa milanista perde ingenuamente un pallone ma sul cross di Kolarov non c’è nessun giallorosso al centro dell’area pronto a spedire in fondo alla porta sguarnita. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo di chiara marca rossonera sul piano del possesso palla ma con la Roma pericolosa in diverse circostanze e soprattutto abile a sfruttare la miglior occasione che le è capitata.
In avvio di ripresa Dzeko lancia Pastore in area ma l’argentino si allunga troppo il pallone e manda fuori.
Su errore di Biglia, intercetta Dzeko che lancia Perotti fermato irregolarmente da Musacchio, ammonito. La punizione di Kolarov è deviata in angolo dalla barriera. Sul corner ancora una volta ben calciato da Veretout l’incornata di Smalling sfiora il montante alla destra di Donnarumma.
Il pareggio del Milan arriva grazie a un cross dalla destra di Calabria che Hernandez controlla in area verso il centro: il suo tiro, sporcato da Smalling, batte l’incolpevole Lopez.  Passa una manciata di minuti e Zaniolo riporta la Roma in vantaggio con un sinistro a giro sulla destra di Donnarumma dopo un rinvio sbagliato di Musacchio.

Pioli cerca di correre ai ripari e inserisce Piatek al posto di uno spento Paquetà. Biglia ci prova da fuori ma Lopez blocca con sicurezza. Da un calcio d’angolo nato da un’applaudita iniziativa di Pastore sulla destra Veretout mette un assist sulla testa di Mancini che ancora una volta sfiora il palo. A un quarto d’ora dalla fine l’ennesimo infortunio in casa giallorossa: Spinazzola lascia il posto all’esordiente Cetin che si presenta con un paio di interventi da applausi. Pastore si rende protagnosita di un’altra bella iniziativa ma il suo gol è annullato per un evidente offside. La Roma ha l’opportunità di chiudere la gara con Zaniolo, dopo un errato intervento di Conti ma stavolta Donnarumma ci arriva in tuffo. Poi il talento giallorosso, che aveva accusato crampi, si prende la meritata standing ovation dell’Olimpico e al suo posto entra Santon. La Roma stringe i denti: una girata di Calhanoglu fa gridare al gol i tifosi rossoneri ma è un’illusione, il tiro si spegne sull’esterno della rete. Gli ultimi minuti, compresi i 5 di recupero, sono un’autentica sofferenza per la Roma. Santon stende Hernandez all’altezza del vertice destro dell’area giallorossa e il destro di Calhanoglu mette i brividi ma si perde a lato. Ancora un’occasione per il Milan con Calabria che spara fuori contrastato da Kolarov. Ma è l’ultima: non c’è più tempo e la Roma può festeggiare il ritorno alla vittoria.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT