a-fine-partita-lite-davanti-agli-spogliatoiscintille-totti-spalletti-il-mi_3e372442-04bf-11e6-ad5f-9bfc463ea382_700_455_big_story_linked_imaROMA-È davvero finita? La carriera del più forte calciatore della storia giallorossa sta mestamente arrivando alla conclusione? Forse si, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una fine  cosi, relegato in panchina per tutta la partita senza neanche poter godere dell’ovazione di uno degli stadi più importanti d’Italia come San Siro. Spalletti domenica sera durante Milan-Roma non ha permesso al capitano romanista di prendersi quegli applausi che solo i più grandi meritano ha preferito rimanere  sulle sue idee di “Viene prima la Roma”, ma Francesco non è la Roma? 25 anni di carriera con una sola maglia ,le viti nella gamba, il rifiuto di grandi club non fanno di Francesco il simbolo di quella romanità di cui tutti i tifosi romanisti si vantano, Spalletti chi è per poter negare questo?La partita ormai conclusa con il risultato saldamente in tasca avrebbe sicuramente permesso al mister di poter far godere il numero 10 della passerella che si riserva alle leggende. Invece no, ha prevalso la sua idea ,l’idea che il tecnico di Certaldo si porta dietro ormai dal suo ritorno ,quell’idea che dopo l’intervista della scorsa stagione, rilasciata da Totti, portò il tecnico a cacciare il capitano da Trigoria e a metterlo fuori rosa ,per poi doversi ricredere, quando il capitano con prestazioni oltre ogni aspettativa portò la squadra nei preliminari di Champions.

Noi non sappiamo se questo è l’epilogo ,se il capitano giallorosso smetterà cosi in sordina, senza nemmeno un acuto ,ma crediamo che in questo sport dove ormai conta il denaro, i sentimenti debbano essere rispettati, e visto che Francesco Totti di sentimenti nei tifosi romanisti ne ha suscitati molti e per molto tempo ,debba finire come i re meritano, in gloria, tra la sua gente ,facendo quello che ormai fa da 25 anni a questa parte, cioè insegnare calcio .

Il tempo ci dirà se riusciremo a vedere un finale diverso oppure se l’Olimpo del calcio ha perso un’altra delle sue leggende.

                    

                                           Edoardo Bramucci