ROMA -All’età di 37 anni ha detto basta. Ronaldinho,meglio conosciuto anche come “El Gaúcho”,si è ritirato dal calcio. Ha fatto divertire ed emozionare tutti i grandi amanti del calcio mondiale. È riuscito ad incantare proprio tutti con le sue giocate a dir poco straordinarie. I suoi colpi da maestro erano veramente qualcosa di speciale. Erano puro spettacolo. Sensazionale era ogni suo movimento quando superava gli avversari e ripartiva palla al piede. Faceva letteralmente impazzire le difese e i giocatori avversari che andavano sempre in difficoltà. Fermarlo era difficile. Non ci riusciva nessuno. Con i piedi riusciva a fare proprio di tutto,anche le cose più complicate. Per uno come lui,però,diventava tutto più facile. Rendeva semplice anche l’impossibile. Le punizioni perfette,i colpi di tacco,le rovesciate,gli elastici,le finte ubriacanti a ritmo di samba non se le potrà mai dimenticare nessuno. Di tutto e di più. Non si faceva mancare proprio nulla. Un genio assoluto. Un vero fuoriclasse. Per lui giocare a calcio era uno spasso. Sembrava quasi che il pallone ce l’avesse attaccato agli scarpini. Indossava la maglia numero 10. Solo un numero come questo poteva portare. Un numero che non tutti possono permettersi di avere. Ha vinto tanto nella sua splendida carriera. Sarebbe da incorniciarla,proprio come se fosse un bel quadro di Van Gogh. Con il Barcellona,il Milan e la Nazionale brasiliana è riuscito a regalare grandi soddisfazioni. Non poteva essere altrimenti. Un vero e proprio fenomeno. Una vera stella che ha saputo illuminare l’intero mondo del calcio.
Gabriele Matalone