L’Italrugby firmata Quesada lascia sognare i suoi tifosi più accaniti; all’orizzonte la tournee nel Pacifico, ma non per farsi dei magnifichi bagni in un oceano da favola, bensì per approdare al settimo posto della classifica mondiale, il che significherebbe fare la storia del rugby italiano. Comunque non sarà facile, sia fisicamente che tecnicamente. Fisicamente 3 partite in 16 giorni, 11 arei da prendere e 58 ore di volo totali, se non ci saranno ritardi, sono pesanti, specie alla fine di una dura stagione nel club di appartenenza. Ma c’è da fare la storia e allora si stringeranno i denti.  Il settimo posto nella classifica mondiale verrà centrato solo se l’Italia dovesse vincere tutti e 3 i test match previsti contro Samoa (5 luglio), Tonga (12 luglio) e Giappone (21 luglio). Tecnicamente non sarà una passeggiata di salute perché gli azzurri, in casa dei samoani, non hanno mai vinto, e nell’ultima tournee estiva del 2022, la Georgia ci rifilò una brutta batosta, con le conseguenti perplessità per l’Italia di ripresentarsi al cospetto dei grandi d’Europa. Però dopo il miglior Sei Nazioni di sempre, l’Italia è ottava ed ha eguagliato il piazzamento del 2007. Il momento è maturo, battere il ferro quando è caldo è un must da seguire con caparbietà.

Andrea Curti