Davanti ai 35.550 spettatori di Sant’Etienne, la nazionale italiana di rugby batte la Namibia 52-8 e si porta momentaneamente in vetta al Girone A con la Francia paese ospitante. Ma è stato un match non esaltante, soprattutto nella prima frazione di gioco.
Attenuanti a go go: il caldo asfissiante di Sant’Etienne e il nervosismo della prima uscita mondiale attanagliano gli azzurri in avvio, lenti a confronto dei pimpanti africani Sbaglia un calcio in touche Garbisi e sull’azione seguente, la Namibia conquista una punizione che l’apertura Svanepoel realizza per il momentaneo 3-0 Namibia. Gli azzurri reagiscono con calma e l’estremo Allan, sfruttando il solito fuorigioco degli africani, c’entra i pali per il 3 pari. A questo punto il tallonatore namibiano Van Jaansveld si becca un giallo per scorrettezze in mischia e, con l’uomo in più, gli azzurri costruiscono il primo tempo in proprio favore. Le fiammate azzurre sono implacabili. La prima è prodotta dal numero 8 Lorenzo Cannone che va in meta accompagnato dalla mischia azzurra, la seconda è opera dell’apertura Garbisi che finta il passaggio al centro e s’invola indisturbato in mezzo ai pali. Allan trasforma entrambe le mete. Insomma, al 15′ dei primi 40 minuti gli azzurri indirizzano già la gara dalla loro parte, e l’inattesa metà africana segnata dall’ala Mouton, inchioda il punteggio sul 17-8, e così si va al riposo, nonostante Allan invece di calciare nei pali scelga una improbabile touche nei 22 quasi allo scadere. Stessa scelta al 45′ ma questa volta la fase è insistita e il seconda linea Lamb in mischia firma la terza metà italiana. Infallibile Allan dalla piazzola, allungo Italia 24-8. Gli africani si gettano avanti ma l’Italia difende e contrattacca; in uno dei contropiedi, sull’asse sinistro Ioane-Capuozzo, nasce la metà italiana del bonus punti, la quarta in partita, firmata dal piccolo Capuozzo in acrobatico salto oltre la linea di meta avversaria.il punteggio di 31-8 rassicura gli azzurri che, nonostante la girandola delle sostituzioni, giocano più sciolti e meno contratti. Di mete ne vengono poi altre tre: sempre in mischia con Faiva, e poi di potenza e in velocità con Zuliani.e Odogwu. Alla fine le mete italiane sono 7, con un super Allan che ha fatto segnare un invidiabile 8 su 8 sui calci. Ora sotto con l’Uruguay per alimentare il sogno quarti di finale.
Andrea Curti