C’è anche il presidente Macron a Saint Denis per inaugurare la Coppa del Mondo di rugby; in campo la Francia squadra ospitante e gli All Blacks. E proprio questi ultimi, mentre eseguono la loro classica haka, vengono sonoramente fischiati dallo “sportivissimo” pubblico transalpino. La risposta dei neozelandesi alla provocazione ci si mette l’arbitro sudafricano ad ammonite è immediata: 100 secondi e vanno in meta subito con la veloce ala Telea. Doccia gelata per i padroni di casa che però, grazie ai calci dell’estremo Ramos, ribaltano il punteggio 6-5 in loro favore. L’apertura neozelandese Mounga riporta avanti i suoi 8-6 ma al 28′ ancora Ramos realizza i tre punti che fissano il punteggio 9-8 nella prima frazione. Ripresa con i francesi che immediatamente fanno capire agli avversari che la musica sarà diversa: poche mischie, poco impatto fisico e grande gioco corale, alla mano. Poco importa se gli All Blacks vanno in meta di nuovo con Telea: la pressione francese è davvero forte, da spingere l’ala Penaud a schiacciare l’ovale in meta per il sorpasso 16-13. Poi ci si mette l’arbitro sudafricano ad ammonite il kiwi Jordan e allora il dominio dei galletti è netto: due calci su tre di Ramos vanno a segno e, a due minuti dal termine, i tuttineri non placcano il subentrato francese Jaminot e la terza metà è servita. Finisce 27-13 per la Francia che, con molta probabilità, sarà prima del gruppo A dell’Italia.
Andrea Curti
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