Il rugby è un mondo particolare, fuori dal comune, quasi unico nel suo genere, e così sono le sue partite, a grandi livelli mai scontate, anzi. A questa edizione della Coppa del Mondo francese i quindici europei si presentavano con la Repubblica d’Irlanda prima nel ranking e la Francia, paese ospitante, come seconda, e quindi grandi favoriti alla vittoria finale. E invece i verdi di Dublino hanno ceduto ai tuttineri neozelandesi tenendo fede alla maledizione di non essere mai andati oltre ai quarti di finale in una Coppa del Mondo, e i francesi si sono fatti “infinocchiare” dagli Springbooks sudafricani che hanno difeso ad oltranza per poi colpire, tra i pali e in meta. Francia in ginocchio (forse) inaspettatamente ma Sudafrica e All Blacks tornati ai livelli della loro miglior tradizione. Tra le migliori quattro ci sono anche i Pumas argentini che l’hanno messa sul fisico contro le veloci ali gallesi ed hanno raggiunto il traguardo preziosissimo della semifinale. Così a rappresentare il rugby continentale è rimasta solo l’Inghilterra, squadra poco spettacolare, poco appariscente rispetto agli altri quindici europei, ma in grado di soffrire e di vincere di tigna anche contro le Fiji, autentica rivelazione del torneo in virtù della eliminazione dell’Australia nel proprio raggruppamento. Le semifinali sono Argentina-Nuova Zelanda e Inghilterra-Sudafrica, due match che si preannunciano altamente spettacolari.
Andrea Curti
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