L’Italia riparte da Edimburgo, con la voglia di riscattare la sconfitta dello scorso marzo e con gli occhi e il cuore pulsante ben rivolti ai mondiali settembrini di Francia. Infatti per molti azzurri, la sfida con la Scozia (quinta nel ranking mondiale contro la quattordicesima piazza dell’Italia) rappresenta una grande occasione per conquistare un posto fra i 33 che disputeranno la Rugby World Cup. Coach Crowley è stato chiaro: vuole vedere tutti i ragazzi all’opera per poi decidere, ma quella che schiera contro la Scozia è tutt’altro che una formazione “B”, e anzi, rende merito alla sempre più crescente profondità italiana. Innanzitutto, sarà la prima in azzurro per Martin Page-Relo e Lorenzo Pani. Per il mediano di mischia italo-francese è un’occasione importante per emergere nella nutrita concorrenza per il ruolo di “9”, mentre l’estremo delle Zebre ha l’importante compito di non far rimpiangere l’infortunato Padovani. Pani può rappresentare un’opzione importante sia nel gioco aereo, sia per la sua capacità di battere spesso l’avversario diretto, e il triangolo allargato che forma insieme a Ioane e Bruno può essere una delle armi più pericolose dell’Italia.
Davanti, Crowley schiera dall’inizio due piloni che al Sei Nazioni si sono rivelati ottime risorse a partita in corso: Federico Zani e Pietro Ceccarelli, mentre Hame Faiva torna in Azzurro dopo un anno di assenza. In seconda linea due ritorni importanti che aumentano la concorrenza nel ruolo: l’esperto Sisi e il giovane Zambonin, da testare soprattutto come possibile alternativa a Ruzza in rimessa laterale. Proprio Ruzza, schierato in terza linea, sarà il capitano di giornata. Accanto a lui ci saranno Manuel Zuliani, che avrà finalmente l’occasione da titolare che gli era sfuggita proprio contro la Scozia al Sei Nazioni causa febbre, e il rientrante Toa Halafihi. Una terza di spessore anche in mancanza di tre punti fermi come Lamaro, Negri e Lorenzo Cannone, a dimostrazione di come nel ruolo ci siano tantissimi giocatori di alto livello. Test importante anche per la coppia di centri Morisi-Menoncello, che dovrà dimostrare soprattutto grande solidità difensiva in assenza dell’inossidabile Brex.
Anche nella Scozia ci sono tanti giocatori che devono dimostrare al tecnico di meritare un biglietto per la Francia. Dall’esordiente centro McDowall all’apertura Ben Healy, che deve giocarsi con Kinghorn il posto da vice-Russell. Le terze linee azzurre dovranno essere brave a mettere sabbia negli ingranaggi di un reparto trequarti più sperimentale del solito (e soprattutto senza la coppia perfetta Huw Jones-Tuipulotu), e se Healy dovesse andare in crisi tutto il gioco della Scozia ne risentirebbe. Crowley invece ha affidato la maglia numero 10 a uno dei suoi punti fermi, Tommaso Allan, e se dovesse trovare subito l’intesa con Page-Relo potrebbe dare alla manovra italiana la stessa fluidità vista al Sei Nazioni.
Queste le formazioni di domani: Scozia: 15 Smith, 14 Graham, 13 Harris, 12 McDowall, 11 Steyn, 10 Healy, 9 Price, 8. Fagerson, 7 Darge, 6.Crosbie, 5 Cummings, 4 Skinner, 3 Walker, 2 Turner, 1 Sutherland. Italia: 15 Pani, 14 Bruno, 13 Menoncello, 12 Morisi, 11 Ioane, 10 Allan, 9 Page-Relo, 8 Halafihi, 7 Zuliani, 6 Ruzza, 5 Zambonin, 4 Sisi, 3 Ceccarelli, 2 Faiva, 1 Zani.
La partita sarà trasmessa alle ore 126.15 italiane in diretta su Sky Sport e in chiaro su TV8.

La Redazione