Si è concluso a Parigi – per la prima volta nella storia via web – il sorteggio dei gironi della decima edizione della Rugby World Cup in calendario in Francia nel 2023, la seconda organizzata in terra francese dopo il 2007. L’Italia, inserita nel Gruppo A , affronterà gli All Blacks, i padroni di casa della Francia e le due squadre provenienti dal continente americano e africano ancora da definire.
Per la settima volta la Nazionale Italiana Rugby troverà nel proprio percorso mondiale gli All Blacks, la seconda consecutiva dopo la Rugby World Cup in Giappone dello scorso anno con il match dell’ultimo turno – contro i Campioni del Mondo del 2015- non disputato a causa del tifone Hagibis. Secondo confronto in assoluto al Mondiale per l’Italrugby contro la Francia dopo il 2015 dove nel mondiale inglese gli Azzurri – guidati da Jacques Brunel – affrontarono i transalpini a Twickenham il 19 settembre del 2015 nel match inaugurale del Girone. Franco Smith, capo allenatore dell’Italrugby, presente in diretta via web insieme a tutti i colleghi delle altre Nazionali coinvolte, ha dichiarato: “Affronteremo squadre di primissimo livello – come All Blacks e Francia – in una delle competizioni più affascinanti e seguite nel mondo dello sport. I prossimi appuntamenti saranno fondamentali per proseguire nel processo di crescita e costruzione della squadra che andrà a rappresentare la Nazionale nel prossimo futuro e, ad ampio raggio, al Mondiale in Francia nel 2023”.
Gli fa eco Luca Bigi, capitano della Nazionale collegatosi via web al termine dell’allenamento mattutino con le Zebre, che ha dichiarato: “In una competizione come il Mondiale partecipano squadre di altissimo livello e ogni partita rappresenta una sfida incredibile. Abbiamo davanti a noi un percorso ben preciso per continuare a rafforzare la nostra identità di squadra e arrivare a questo appuntamento nel miglior modo possibile”.
Fatto sta che la sorte non è stata benevola con gli azzurri perché passano il turno solo le prime due squadre; mantenere il terzo posto però sarà fondamentale per assicurarsi poi il Mondiale 2026 senza fare le qualificazioni.
La Redazione